(ANSA) - ROMA, 13 APR - L'industria dei contenitori in vetro,
a due anni dalla crisi pandemica, vede un aumento della
produzione di bottiglie del 6% nei primi 9 mesi del 2021
rispetto all'anno precedente e progetta la costruzione di 5
nuovi forni, ma guarda a un futuro "offuscato dal caro energia,
dalla crisi delle materie prime e dalla guerra in corso".
Secondo un'anticipazione del Rapporto di Sostenibilità di
Assovetro presentato in un evento per la stampa, tra il 2020 e
il 2024, l'industria prevede un trend in crescita: con 500 nuovi
posti di lavoro, un aumento della produzione di 500 mila
tonnellate di packaging in vetro l'anno e investimenti di 250
milioni di euro l'anno in impianti e macchinari per difendere la
sua leadership in Europa con il 21,3% di valore di produzione.
Anche le performance ambientali e sociali sono in
miglioramento: "le emissioni di CO2 per tonnellata di vetro fuso
evidenziano una costante diminuzione e, tra il 2016 e il 2020,
sono calate del 6,2% e del 50% negli ultimi 40 anni. Il tasso di
riciclo ha raggiunto il 78,6% e l'efficienza dell'utilizzo delle
risorse risulta particolarmente elevata", si legge in una nota.
"Il settore, seppur sottoposto a fortissime pressioni a causa
del rincaro delle materie prime, dei trasporti e dell'energia -
ha affermato il presidente della sezione vetro cavo di
Assovetro, Marco Ravasi - è impegnato a garantire bottiglie e
vasetti ai produttori delle eccellenze agroalimentari italiane
e, per questo, abbiamo confermato investimenti nell'ampliamento
di capacità produttiva e nella progettazione di nuovi forni". Il
primo potrebbe essere pronto a giugno, altri due all'inizio del
prossimo anno. (ANSA).
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Assovetro, investimenti in 5 nuovi forni, in calo emissioni
La produzione di bottiglie sale nel 2021,ma pesa il caro energia