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Anicav, prevista campagna pomodoro da 5,5 mln di tonnellate

Preoccupano a Sud ondate calore, al Nord conto danni grandinate

Redazione Ansa

Previsioni positive per la nuova campagna del pomodoro iniziata a fine luglio: le stime preliminari dell' Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali (Anicav) parlano di 5,5 milioni di tonnellate di pomodoro trasformato rispetto ai 5,1 del 2020. Al momento la raccolta è al 10%. La qualità è giudicata buona sia per il Nord che per il Sud Italia. Criticità nel Settentrione sono registrate a causa dei danni causati dal maltempo a fine luglio, soprattutto tra Parma e Piacenza. Per il Sud si temono le ondate di calore più che la siccità, il pericolo è quello della "cottura", ovvero della troppa maturazione del pomodoro che non lo renderebbe più lavorabile. Restano per Anicav problemi per trasporto, manodopera (in calo del 30%) e costo per packaging, gas e metano. Intanto prosegue l'iter del pomodoro pelato Igp di Napoli che interessa la zona del centro-sud con la documentazione per il riconoscimento della denominazione che è arrivata negli uffici della Commissione europea a Bruxelles. "Al Sud Italia - afferma il direttore generale di Anicav, Giovanni De Angelis - non preoccupa la siccità, ma le ondate di calore che possono comportare una "cottura" del pomodoro, mentre al Nord stiamo rilevando i danni provocati alla fine di luglio dalla grandinata. In ogni caso la qualità del prodotto è prevista di buona qualità. L'esito dell'intera campagna è invece sottoposta all'andamento climatico. Altre criticità di settore al momento sono legate al trasporto, a problemi di manodopera e all'aumento di costi del packaging, di gas e metano. La campagna comunque dovrebbe chiudersi a 5,5 milioni di tonnellate contro le 5,1 del 2020".

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