(ANSA) - MILANO, 20 APR - La catena europea della
ristorazione 'tecnologica' Poke House, specializzata
nell'omonimo piatto della cucina hawaiana, ha perfezionato un
finanziamento da 20 milioni di euro, il secondo (round B) dalla
nascita della startup, che ha aperto punti di ristorazione
(house) in Italia e in Europa. Il finanziamento è stato guidato
da Eulero Capital, con il sostegno di FG2 Capital e il
reinvestimento di Milano Investment Partners (Mip). Un'iniezione
di capitale che segue il primo round da 5 milioni guidato da
Mip.
Nata nel novembre del 2018 Poke House ha raggiunto un valore
d'impresa di 100 milioni, ha all'attivo 30 insegne tra Italia,
Portogallo e Spagna, una squadra di 400 persone e un fatturato
atteso nel 2021 superiore a 40 milioni di euro grazie a un "mix
- spiega l'Azienda - tra servizio veloce, altissima qualità
degli ingredienti, personalizzazione e digitalizzazione
applicata sia dal lato dell'organizzazione interna che sulla
vendita delle iconiche bowl". Con i proventi del nuovo round di
finanziamento Poke House intende aprire 200 nuovi locali non
solo nei paesi attualmente coperti, ma anche in Francia e il
Regno Unito prima dell'estate.
"Abbiamo intuito fin da subito che il poke potesse essere un
prodotto dalle grandi potenzialità ma al contempo molte altre
catene hanno iniziato a proporlo", commenta Matteo Pichi,
co-fondatore e amministratore delegato di Poke House. "Siamo un
fast casual di qualità - conclude - e un'azienda giovane che
utilizza il meglio della tecnologia in circolazione per
migliorare ogni giorno il nostro servizio al consumatore".
(ANSA).
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Ristorazione: Poke House, 20 milioni per 200 nuove aperture
Secondo finanziamento della startup del cibo hawaiano dal 2018