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Green economy tra vigna e piadine Marche per agrifood 4.0

15,7 mln euro da Mise, Regione, Moncaro, Apra, Brunori, Univpm

Redazione Ansa

(ANSA) - MONTECAROTTO, 12 FEB - Innovazione e green economy, ma anche maggiore qualità di prodotto, tracciabile al 100%.

Ridurre le emissioni in atmosfera, gli scarti, le inefficienze produttive, gli alti consumi energetici, l'impatto ambientale.

Ottimizzare costi e tempi con processi di produzione 4.0. Questo il futuro dell'agroalimentare nelle Marche nella visione dei partner del progetto "Nuove tecnologie per il Food &Wine del Made in Italy", finanziato dal Mise (Ministero dello sviluppo economico) e dalla Regione Marche, rispettivamente con 5,3 milioni e con 473 mila euro, e da un pool di imprenditori e di ricercatori del settore, con capofila la cooperativa agricola Terre Cortesi Moncaro e la partecipazione delle aziende Apra spa di Jesi, Prodotti alimentari Brunori srl di Montemaggiore al Metauro e l'Università Politecnica delle Marche.

L'iniziativa, presentata oggi presso il Centro Degustazione Le Busche a Montecarotto dall'assessore regionale all'Agricoltura, Mirco Carloni, e da Doriano Marchetti, presidente Moncaro, prevede un investimento di 15,7 milioni di euro in attività di ricerca e sviluppo su una nuova produzione vitivinicola e sull'applicazione di tecnologie intelligenti nella produzione food&wine. Secondo i promotori, saranno 56 i nuovi occupati (di cui 26 laureati) in un triennio e altri 410 quelli generati nell'indotto.

L'investimento principale previsto, per oltre 7 milioni di euro, sarà realizzato da Terre Cortesi Moncaro nelle sedi di Montecarotto, Acquaviva Picena e Camerano, per l'innovazione 4.0 del processo produttivo vitivinicolo, e l'inserimento di tecnologie sviluppate insieme ad Apra spa per altri 5,8 milioni.

Alimentari Brunori - azienda che sforna 100mila piadine al giorno nei laboratori di Montemaggiore al Metauro e di Cartoceto - impiegherà 1,4 milioni in tecnologie intelligenti. La Politecnica delle Marche compartecipa al progetto per 1,4 milioni con lo studio di nuove tecnologie di gestione del vigneto, tra loro interconnesse e capaci di limitare l'impatto ambientale. (ANSA).

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