(ANSA) - MILANO, 19 NOV - Prima dell'emergenza Covid quella
che viveva l'Italia era una 'primavera della birra' se non un'
estate, con una filiera strategica per il Paese che nel 2019 ha
generato quasi 10 miliardi di euro (9.483 milioni di euro) di
valore condiviso, dando lavoro a 108 mila famiglie (+18%
rispetto al 2017) e versando contributi allo stato per 4,5
miliardi di euro (+8% in 3 anni). Lo rilevano i dati diffusi
dall'Osservatorio Birra nel 4° Rapporto "La creazione di valore
condiviso del settore della birra in Italia", realizzato da
Althesys.
La birra è arrivata a fine 2019 forte di una crescita durata
praticamente 10 anni: +35% dal 2009 (17,2 milioni di ettolitri),
con il 36,1% dei consumi concentrati nell'Ho.Re.Ca. e una quota
del 63% del valore condiviso che fa capo a bar, hotel,
ristoranti e pizzerie, in virtù di un notevole valore aggiunto.
Nel 2019 il valore condiviso creato dall'industria della birra
in Italia ha sfiorato i 10 miliardi di euro (9.483 milioni di
euro, +3% rispetto al 2019). Una cifra che corrisponde a un
mezzo punto percentuale (0,53%) del Pil, al 21% del valore del
Recovery fund per il biennio 2021-2022 e al 72% del valore alla
produzione del settore delle bevande alcoliche.
La birra, secondo il rapporto, non ha portato ricchezza solo
a chi la produce, ne hanno beneficiato soprattutto le fasi a
valle e a monte della filiera e lo Stato. Distribuzione e
vendita hanno fatto la parte del leone (7.388 milioni di euro),
mentre la primavera della birra ha portato un buon contributo
alle casse dello Stato: 4.552 milioni di euro tra Iva, imposte e
contributi sul reddito e sul lavoro, con una crescita del +8%
rispetto a 3 anni prima. Ha permesso anche di distribuire 2.698
milioni di euro di salari e di dare lavoro, lungo la filiera, a
108.338 famiglie (con un valore di 31,4 occupati per ogni
addetto alla produzione), registrando un aumento del +18% nella
capacità di dare occupazione rispetto al 2017. (ANSA).
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Osservatorio Birra, nel 2019 valore condiviso settore 10mld
Boom dal 2009 al 2019 con +35% di produzione