(ANSA) - ROMA, 14 MAG - "Strategie di sviluppo per il food
italiano sul mercato cinese": è questo il nome della ricerca
commissionata dall'Agenzia IceE a Nomisma per supportare la
crescita del Made in Italy alimentare in Cina.
Nell'ultimo decennio l'export alimentare (bevande incluse) sul
mercato cinese è cresciuto ad un tasso medio annuo del +17%, un
valore oltre tre volte superiore a quello registrato nello
stesso periodo dal totale export food & beverage italiano.
Nonostante i ritmi di crescita sostenuti, il ruolo giocato della
Cina per il nostro export è però ancora marginale: nel 2018 le
imprese italiane hanno esportato verso il gigante asiatico poco
più di 400 milioni di euro tra vino, cioccolato, bakery, olio di
oliva e altri prodotti alimentari, che significa solo l'1,2% del
totale delle vendite all'estero di prodotti alimentari
nazionali. Anche la quota di mercato detenuta dalle nostre
imprese in Cina è molto bassa: appena l'1,5% dell'import cinese
di alimenti e bevande riguarda prodotti del Bel Paese, ossia 6
volte meno dei francesi, 3 degli olandesi e 2 dei tedeschi, se
vogliamo guardare ai soli competitor europei.
"Le distanze geografiche e culturali, la vastità del Paese, la
burocrazia e normativa locale fanno sì che la Cina non sia un
mercato facile da raggiungere per le imprese italiane,
soprattutto per le Pmi", afferma Massimiliano Tremiterra, Trade
Commissioner dell'Agenzia Ice di Shangai.
"Tuttavia, si tratta di una realtà molto promettente per il
food & beverage italiano alla luce della crescente disponibilità
di spesa della popolazione, delle enormi dimensioni del mercato
in termini di potenziali consumatori e dell'incremento della
domanda di prodotti di importazione", continua Tremiterra.
È proprio con lo scopo di identificare le opportunità di
crescita in Cina per le piccole e medie imprese italiane
dell'alimentare e di supportarne le attività di promozione per i
prossimi anni che è nato l'Osservatorio Nomisma - Agenzia ICE
sul mercato cinese.
"Al fine di raggiungere questi obiettivi, sarà realizzato un
approfondito percorso di analisi e indagini originali - annuncia
Emanuele Di Faustino, Project manager dell'area agroalimentare
di Nomisma - che coinvolgerà sia le imprese italiane che
esportano in Cina sia gli stessi consumatori attraverso
un'indagine diretta su ben 1.200 cinesi tra Pechino, Shangai e
le altre principali città del Paese". In particolare, "il
confronto diretto con le imprese italiane permetterà di
identificare le potenzialità e le criticità per il food
tricolore sul mercato cinese, mentre mediante la consumer survey
sarà possibile capire qual è la percezione dell'Italia e del suo
cibo tra i consumatori cinesi, ma anche quali sono gli strumenti
di comunicazione più efficaci per promuovere il made in Italy
nel terzo mercato mondiale di consumo di alimenti importati",
conclude Di Faustino.
Sono oltre 200 le attività promozionali previste in Cina dal
Piano promozionale di Ice Agenzia per sostenere le aziende
italiane attraverso un articolato programma di attività.(ANSA).
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Via della Seta: Osservatorio Nomisma-Ice per sviluppo export
Supporterà la crescita del Made in Italy alimentare in Cina