(ANSA) - ROMA - Ancora record per la spesa di alimenti e
bevande biologiche che nel primo semestre di quest'anno ha
registrato un aumento del 6,5%, dopo aver chiuso il 2017 con
+10%. Sono i dati di Ismea, presentati in occasione della Fiera
Sana di Bologna, evidenziando il forte appeal di un comparto che
attira sempre più consumatori, aziende agricole e trasformatori;
segno che il biologico è entrato stabilmente nelle abitudini
alimentari di molti italiani, come testimonia anche il crescente
spazio sugli scaffali del mass market.
In media 9 famiglie su 10 hanno acquistato almeno un prodotto
bio durante lo scorso anno ed è soprattutto il Nord a trainare i
consumi: Nord Est e Nord Ovest concentrano il 60% della spesa, a
fronte del 24% del Centro e dell'11% del Sud. Relativamente alle
categorie più acquistate, il podio spetta in ordine a frutta,
ortaggi e derivati dai cereali (pasta, riso, farine ecc.), che
rappresentano oltre la metà degli acquisti in valore, con un
balzo registrato nel primo semestre rispettivamente del 2,5%,
0,4% e 9,3%. In controtendenza il segmento ortofrutticolo bio,
rispetto allo sfuso convenzionale che ha subito un taglio del
7,8% di riflesso all'introduzione dei sacchetti biodegradibili.
Avanzano anche gli acquisti di latte e derivati (+6,2%), come
anche uova e vini con entrambi +21,6%, oli e grassi vegetali
(+16,5%), carni fresche (+16,5%) e prodotti ittici (+16,7%). I
salumi, al contrario, sono l'unica categoria che subisce una
battuta d'arresto (-2%). In relazione ai canali di vendita,
permane la leadership della Gdo in un contesto fortemente
dinamico per i discount (+42% il fatturato); cede il 3%
l'aggregato "altri canali" in cui converge commercio
tradizionale, cash&carry, grossisti, porta a porta e e-commerce.
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Ismea, corsa agli acquisti bio segna +6,5% primi 6 mesi 2018
Sana, sul podio frutta, ortaggi e derivati dai cereali