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Touring Club si allea con Fico, la 'Disneyland del gusto'

Per promuovere le eccellenze italiane

Redazione Ansa

- MILANO - Il Touring Club ha deciso di allearsi con Fico Eataly World, il parco agroalimentare più grande del mondo che aprirà a Bologna il prossimo ottobre, per promuovere le eccellenze italiane a partire da quelle legate all'agroalimentare e al paesaggio.

Su questo è stato firmato oggi un protocollo d'intesa che è solo il primo passo che prevede pubblicazioni, il far conoscere Fico attraverso la rete del Touring e alcune convenzioni particolari per i soci che potranno visitare gli otto ettari di Fico che includono due ettari di campi e stalle, 40 fabbriche che davvero lavorano quanto viene coltivato (i mulini ad esempio potranno produrre quaranta quintali di farina e cereali al giorno). Ma anche botteghe e mercato, 40 luoghi ristoro (dal carrettino che vende gli arancini al ristorante stellato), sei aule didattiche dove faranno lezione tre università, un centro congressi, cinema, teatro. "L'unica cosa che manca - ha spiegato l'ideatore di Eataly Oscar Farinetti, accompagnato dall'ad di Fico Tiziana Primori - è la meraviglia dei paesaggi italiani ma facciamo Fico proprio per far venire alla gente voglia di vedere la provincia italiana".

I turisti che vengono in Italia sono più di 50 milioni, ma secondo Farinetti "può permettersi di averne 100 milioni". Certo i numeri non potranno raddoppiare a Venezia e Firenze (mentre "a Roma sì, che può arrivare ai 15 milioni di visitatori di Dubai") ma "abbiamo la più bella provincia del mondo" e su quella bisogna puntare, servendosi di Fico che sarà "il museo nazionale dell' agroalimentare".

"Per noi - ha ricordato il presidente del Tci Franco Iseppi - la cultura enogastronomica e agroalimentare dei territori italiani è da sempre un elemento primario dei valori del nostro Paese e uno strumento di formazione del turismo".

All'ingresso del nuovo 'Disneyland' dell'agroalimentare sarà celebrata l'Ultima cena di Leonardo da Vinci. Una scelta per cui l'assessore Turismo di Milano, Roberta Guaineri, ha ringraziato.

Anche perché a partire da Expo, ha ricordato, Milano ha deciso di puntare sul cibo, diventando una Davos dell'alimentazione.

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