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Ismea, grano russo nel 2023 ha coperto 14% import nazionale

Contro il 2% del 2022. In passato importazioni marginali

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Le importazioni dalla Russia in Italia hanno riguardato, relativamente ai frumenti, per la quasi totalità il grano duro. Il ruolo di Mosca, in passato, è stato tuttavia sempre marginale, mentre nel 2023, con arrivi per 445 mila tonnellate, la Russia è arrivata a coprire il 14% dell'import complessivo nazionale, contro il 2% del 2022 (quando erano appena 40 mila le tonnellate di grano duro importate dalla Federazione). E' la stima di Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) dopo la proposta della Commissione europea di introdurre dazi maggiorati sulle importazioni di cereali, semi oleosi e prodotti agricoli derivati provenienti dalla Russia e dalla Bielorussia.
    I grani russi, spiega Ismea, "hanno potuto beneficiare di un vantaggio competitivo rispetto ad altre provenienze (in particolare rispetto ai frumenti canadesi, statunitensi e francesi), grazie anche alla svalutazione del rublo. Va evidenziata inoltre la coincidenza temporale tra l'epoca della raccolta in Italia e l'avvio repentino delle richieste dalla Russia (e in parallelo anche dalla Turchia), in un contesto di scarsa disponibilità soprattutto di grani di origine canadese; un aspetto quest'ultimo di grande impatto, dato il ruolo di primo esportatore del Canada, a livello internazionale". (ANSA).
   

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