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Agricoltura: Ismea, più informazione sulla gestione dei rischi

Proietti: "Con Agricat gli strumenti salgono a 4"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 SET - Con il Fondo Agricat salgono a quattro gli strumenti previsti dalla Politica agricola comune (Pac) per gestire i rischi climatici, sanitari e legati a perdite di reddito in agricoltura e negli allevamenti. Ma serve più informazione per migliorare l'adesione tra gli agricoltori.
    A fare il punto, il convegno 'La nuova architettura della gestione del rischio nel Piano Strategico della PAC 2023-2027', promosso dal Ministero dell'Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste.
    Dalle gelate alla siccità, dalla peste suina alla peronospera, i danni per il settore primario hanno lasciato quest'anno una pesante eredità sui bilanci delle aziende agricole, anche perché poche ricorrono a strumenti di prevenzione risk management.
    Nonostante le polizze assicurative abbiano visto una crescita, sono ancora poco diffuse tra gli agricoltori e limitati a una platea che rappresenta circa il 10% delle aziende agricole. E regna una forte asimmetria territoriale. Secondo l'ultimo rapporto Ismea sulla gestione del rischio, il 78% dei valori assicurati si concentra al nord, con una drammatica asimmetria, con il restante 22% al centro sud. Tra i motivi, gli alti costi delle polizze ma anche una generale carenza di cultura per la prevenzione dei rischi. Aumentarla è l'obiettivo del convegno realizzato in collaborazione con Ismea, che ha riunito Centri di assistenza agricola, organizzazioni agricole, Regioni e assicurazioni.
    "Il lavoro che stiamo facendo - ha spiegato il commissario Ismea, Livio Proietti - è quello di ampliare il ventaglio a disposizione delle imprese e aumentare il grado di resilienza e risorse. Agricat non è una risposta totalitaria alla gestione del rischio al risarcimento dei danni per eventi catastrofali.
    Il nuovo fondo Agricat non si sostituisce agli altri strumenti ma integra il sistema di strumenti disponibili". In particolare, per l'alluvione in Emilia Romagna, "ad oggi abbiamo ricevuto 9.000 domande circa di risarcimenti da parte di imprenditori.
    Dobbiamo aumentare la consapevolezza che esiste questo strumento. Al 31 dicembre - ha concluso Proietti - si avrà il quadro complessivo, quindi si inizierà a risarcire". (ANSA).
   

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