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Coronavirus: Ismea, la produzione alimentare continua a tenere

Rapporto, ma clima di fiducia degli operatori crolla

Coronavirus: Ismea, la produzione alimentare continua a tenere

Redazione Ansa

ROMA - Continua ad avere una buona capacità di tenuta la produzione alimentare italiana nel secondo mese di diffusione del coronavirus, garantendo l'approvvigionamento dei mercati fatta eccezione per il florovivaismo e la pesca. E' quanto emerge nel secondo rapporto Ismea che monitorato la filiera agroalimentare, misurando gli effetti imposti dal blocco totale del canale horeca della ristorazione e dall'azzeramento dei flussi turistici sul mercato interno, alla contrazione dell'export. Un settore che tiene, nonostante le numerose criticità da affrontare.

A pesare, sopratutto per il comparto ortofrutticolo, denuncia l'Ismea, sono le difficoltà di reperire manodopera straniera per le operazioni di raccolta, mentre per il lattiero caseario e le carni bovine e ovine quelle i problemi dovuti alla chiusura del canale horeca. Oltre all'azzeramento di questo importante sbocco, il vino si trova a fronteggiare anche il crollo della domanda nei tradizionali Paesi clienti, impattando anche sulla gestione delle scorte in vista della prossima vendemmia. Sotto il peso di quest'emergenza, l'Ismea rileva un calo della fiducia degli operatori del comparto agroalimentare e questo sia per l'agricoltura che, ancor più marcato, per l'industria alimentare.

I giudizi negativi sul livello degli ordini, l'accumulo di scorte e le attese di produzione, denuncia l'Ismea, hanno fatto scendere l'indice di fiducia di 26,4 punti, ben 43 in meno rispetto al primo trimestre del 2019 e 27 al di sotto del livello del quarto trimestre 2019. 
   

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