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Antartide, pack troppo sottile per atterrare alla base italiana

Evento mai registrato prima, forse colpa dei venti troppo forti

La base italiana 'Mario Zucchelli' in Antartide (fonte: italiainantartide.it)

Redazione Ansa

Difficoltà logistiche per la nuova spedizione italiana in Antartide iniziata da pochi giorni alla base 'Mario Zucchelli' a Baia Terra Nova: per la prima volta il ghiaccio marino nell’area antistante la Stazione è troppo sottile per permettere l'atterraggio dei voli intercontinentali necessari al trasporto di personale e materiali, che dunque saranno in parte deviati verso la stazione americana di McMurdo. Lo si apprende dal sito della spedizione.

“Nonostante le inevitabili difficoltà, stiamo cercando di adattarci e limitare al massimo le conseguenze sulla spedizione", afferma Elena Campana, responsabile dell’Unità Tecnica Antartide dell’Enea. "Stiamo prendendo accordi con il Programma Antartico Americano, con cui abbiamo ottimi rapporti di collaborazione, per valutare tutte le opzioni possibili. Inoltre, unitamente ai tecnici della nostra Aeronautica Militare, valuteremo la possibilità di poter utilizzare la pista di atterraggio in ghiaia di Boulder Clay, in fase di completamento delle lavorazioni”.

L'impossibilità di atterrare sul pack marino in prossimità della base italiana è stata verificata tenendo in considerazione i diversi tracciati realizzati nel corso delle diverse spedizioni. Al momento il ghiaccio marino nell’area antistante la Stazione mostra spessori dell’ordine del metro rispetto agli usuali 2 metri e il mare libero è oramai presente con una profonda insenatura all’interno del Gerlache Inlet, arrivando nell’area della Stazione di ricerca sino a Punta Stocchino.

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