Rubriche

Il buco dell'ozono osservato speciale, monitorato in 3D

Dopo le dimensioni eccezionali raggiunte nel 2020 e 2021

Il buco dell'ozono sull'Antartide al 15 settembre 2022, nel modello elaborato dal programma Copernicus (fonte: Copernicus, Atmosphere Monitoring Service)

Redazione Ansa

Dopo i record del 2020 e 2021, il buco dell'ozono sopra il Polo Sud resta un osservato speciale anche quest'anno: lo sviluppo che da fine agosto lo ha portato a raggiungere dimensioni superiori a quelle dell'Antartide sembra per il momento rientrare nella norma, ma il monitoraggio in 3D nelle prossime settimane sara' cruciale per capire se la situazione evolvera' come nei due anni precedenti. Lo rende noto il servizio di monitoraggio atmosferico Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams) del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf), in occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite per la preservazione dello strato di ozono che celebra il 35esimo anniversario del Protocollo di Montreal per la messa al bando delle sostanze che impoveriscono l'ozono.

Il buco dell'ozono, spiegano gli esperti, inizia a formarsi durante la primavera dell'emisfero meridionale (da agosto a ottobre) e di solito raggiunge il massimo nel periodo compreso tra meta' settembre e meta' ottobre. Si forma sopra l'Antartide a causa delle specifiche condizioni meteorologiche e chimiche che contraddistinguono questa regione. "Il buco dell'ozono antartico di quest'anno ha iniziato a svilupparsi alla fine di agosto e finora ha seguito tendenze simili a quelle dell'ultimo decennio in termini di area, colonna totale minima, deficit di massa e temperatura minima", spiega il direttore di Cams, Vincent-Henri Peuch. "Secondo i nostri dati rilevati dall'inizio di settembre, le dimensioni del buco dell'ozono rientrano nella media. Ciononostante terremo sotto controllo lo sviluppo nelle prossime settimane, poiche' i buchi dell'ozono nel 2020 e nel 2021 hanno iniziato a diventare eccezionali solamente poco dopo".

Grazie alla combinazione delle osservazioni satellitari e in situ e dei modelli numerici dettagliati dell'atmosfera, gli scienziati possono monitorare con precisione la creazione, lo sviluppo e la chiusura del buco dell'ozono per tutta la stagione 2022. "Cams - aggiunge Peuch - e' uno dei pochissimi servizi al mondo in grado di fornire previsioni e analisi tridimensionali dell'ozono (profili verticali e non solo 'colonne totali' integrate) che consentono di monitorare la struttura dettagliata del buco dell'ozono e la portata dell'impoverimento in funzione dell'altitudine. Queste informazioni di vitale importanza sono gratuite per tutti e aiutano a prendere decisioni piu' consapevoli e a intraprendere le azioni necessarie".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it