(ANSA) - ROMA, 26 FEB - Quando si tratta di caldo, freddo e
del meteo in generale, si ha la memoria corta. L'idea di tempo
normale si riferisce infatti a ciò che è accaduto negli ultimi
2, massimo 8 anni, dimenticandosi completamente di com'era
prima, con il rischio di considerare normale quello che invece
non lo è, come il cambiamento climatico. Lo spiegano sulla
rivista dell'Accademia americana di scienze (Pnas) gli studiosi
dell'università della California di Davis, che hanno monitorato
oltre 2 miliardi di commenti su Twitter.
In generale la gente tende a pubblicare messaggi su Twitter
quando le temperature sono insolite in un particolare periodo
del'anno, più che sul tempo tipico della stagione. Tuttavia, se
queste temperature inusuali si ripetono anno dopo anno, il
numero dei commenti cala rapidamente, anche se ci continuano ad
esprimere sentimenti negativi. Il caldo o freddo eccessivi
sembrano infatti rendere le persone infelici e scontrose. Una
conclusione a cui i ricercatori sono arrivati analizzato 2,18
miliardi di tweet pubblicati tra marzo 2014 e novembre 2016, per
capire quali temperature avessero suscitato più commenti sul
tempo. Hanno così visto che ciò accadeva appunto che quando
queste erano magari particolarmente calde o inaspettatamente
fredde a marzo. "Così c'è il rischio che si finisca per
considerare normale ciò che non lo è - commenta Frances C.
Moore, coordinatrice dello studio -. Stiamo vivendo condizioni
che sono storicamente estreme, ma potremmo non percepirlo, se ci
dimentichiamo di ciò che è accaduto più di 5 anni fa".(ANSA).
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Se meteo insolito, lo si ricorda solo per pochi anni
Studio su Twitter, così si considera normale ciò che non lo è