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L'agricoltura sostenibile imita le geometrie della natura

Come nelle colorate risaie di Bali

Le risaie sui terrazzamenti di Bali ricordano le geometrie naturali dei frattali

Redazione Ansa

Imitare le geometrie della natura è la chiave per un'agricoltura più sostenibile: lo dimostrano le coloratissime risaie di Bali che, riproducendo le forme ripetitive tipiche della vegetazione spontanea, garantiscono raccolti più abbondanti e un minore uso di pesticidi. Lo indica uno studio del Santa Fe Institute pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle scienze (Pnas).

Colorati e variegati, come le tessere di un grande mosaico: così appaiono i terrazzamenti di Bali visti dall'alto. A disegnarli in maniera inconsapevole sono i contadini, che in alcune zone piantano il riso in modo sincrono, mentre in altre lo fanno in momenti diversi.

La tempistica, non programmata a tavolino, è dettata da due fattori chiave: l'acqua limitata, sempre disponibile a monte ma non a valle, e i parassiti, che affogano e diminuiscono quando i campi sono coltivati all'unisono. Accade così che i contadini a monte siano incentivati a condividere l'acqua per piantare il riso in modo sincrono, mentre la scarsa disponibilità in alcuni appezzamenti induce a scegliere tempi diversi disegnando curiose geometrie che si rivelano molto produttive.

Viste dallo spazio, ricordano i frattali, cioè le forme geometriche che si ripetono sempre uguali a se stesse su scale diverse: tipiche degli ecosistemi spontanei che si autoregolano grazie all'interazione fra gli organismi viventi e l'ambiente, potrebbero essere la soluzione per un'agricoltura più sostenibile che deve fare i conti con risorse naturali sempre più scarse.

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