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La Zealandia potrebbe essere l'ottavo continente

Grande quanto due terzi dell'Australia, è sommerso al 94%

Redazione Ansa

I continenti terrestri potrebbero essere otto. Secondo uno studio pubblicato nell'ultimo numero della rivista GSA Today della prestigiosa Geological Society of America, al di sotto della Nuova Zelanda, che in realtà sarebbe il suo picco montuoso, esiste la 'Zealandia', una massa continentale di circa 5 milioni di chilometri quadrati, pari a circa due terzi dell'Australia. In origine faceva parte del supercontinente Gondwana ma è sprofondata sott'acqua nel tardo Cretaceo, all'epoca dei dinosauri, a causa dei movimenti tettonici e per l'assottigliamento della crosta terrestre. Attualmente è sommersa al 94%: le uniche terre emerse del 'presunto' continente, ovvero le sue cime, sono le isole della Nuova Zelanda e della Nuova Caledonia.

L'autore principale dello studio, il geologo neozelandese Nick Mortimer, ricorda che gli scienziati stanno cercando di provare l'esistenza dell'ottavo continente da almeno due decenni (è stato il geofisico Bruce Luyendyke a coniare il nome Zealandia nel 1995) ma la Zealandia "non è solo un altro nome sulla lista, è importante per poter studiare la coesione e le fratture della crosta terrestre".
La superficie della Terra è divisa in due tipi di crosta, continentale ed oceanica e in 14 maggiori placche tettoniche. Negli ultimi 50 anni ci sono stati notevoli progressi nello studio dei modelli di misurazione delle placche tettoniche e della deriva dei continenti. Anche la definizione stessa di continente ha subito una sua evoluzione ed oggi non indica più semplicemente le masse di terre emersi, ma una massa elevata al di sopra dell'area che la circonda, con una composizione geologica distinta in un'area ben definita e con una crosta più spessa di quella del fondo oceanico.

Alla luce di tutto ciò, la Zealandia avrebbe tutto il diritto di andare ad aggiungersi agli altri sette continenti, secondo la definizione più corrente, ovvero: Africa, Sudamerica, Nordamerica, Antartide, Asia, Europa, Oceania. O almeno così sperano i ricercatori neozelandesi.

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