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Primo piano per la cometa 12P/Pons-Brooks, in avvicinamento al Sole

Fotografata dal Gruppo Astrofili Palidoro

La cometa 12P/Pons-Brooks fotografata il 13 marzo dal Gruppo Astrofili Palidoro (fonte: Paolo Giangreco Marotta, Giuseppe Conzo, Gruppo Astrofili Palidoro)

Redazione Ansa

Un bellissimo primo piano della cometa 12P/Pons-Brooks, in avvicinamento al Sole, è stato ottenuto dal Gruppo Astrofili Palidoro, operativo nel territorio di Fiumicino: la spettacolare immagine è stata realizzata da Paolo Giangreco Marotta, grazie ad uno dei 16 telescopi su cui può contare il Gruppo, ed è stata poi elaborata da Giuseppe Conzo tramite la somma di 40 pose da 60 secondi ciascuna, per un'integrazione totale di 40 minuti. La cometa segue un'orbita ellittica intorno al Sole che dura circa 71 anni e si sta ora avvicinando al suo perielio, il punto più vicino alla nostra stella, che raggiungerà il prossimo 21 aprile.

12P/Pons-Brooks potrebbe fare la sua apparizione anche durante l’eclissi solare dell’8 aprile, che sarà osservabile solo dal Centro e Nord America. “La cometa potrebbe essere visibile durante la totalità dell'eclissi di Sole, in quanto il cielo si scurirà a tal punto che appariranno anche le stelle”, spiega all’ANSA Giuseppe Conzo, presidente del Gruppo Astrofili Palidoro. “Questo oggetto sarà difficilmente visibile a occhio nudo, ma in fotografia potrebbe essere immortalato per l'occasione. La cometa, infatti, potrebbe avere un repentino cambio di luminosità proprio nelle ore che precedono l'eclissi”.

Il corpo celeste in questione è, infatti, una cometa criovulcanica: significa che, di tanto in tanto, erutta una combinazione di ghiaccio e gas detta 'criomagma' quando la radiazione solare riesce a rompere il suo guscio ghiacciato. Quando ciò accade, la chioma della cometa si espande, facendola apparire molto più luminosa per diversi giorni. 

Eclissi a parte, gli appassionati possono ammirare la cometa nel cielo della sera: “La cometa si trova nella costellazione di Andromeda ed è visibile poco dopo il tramonto in direzione Nord-Ovest”, aggiunge Conzo. “Essa però si renderà via via sempre più difficile da individuare, perché sarà sempre più bassa all'orizzonte e dovrà inoltre fare i conti con la luminosità della Luna crescente”.

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