Rubriche

Un urlo ha rimesso in riga la sonda Voyager 2

Riorientata l’antenna e ripristinate le comunicazioni

Rappresentazione artistica della sonda Voyager 2 (fonte: NASA/JPL-Caltech)

Redazione Ansa

Ristabiliti grazie a un ‘urlo’ i contatti con la Voyager 2, la sonda della Nasa nello spazio da ben 46 anni e che si trova ormai fuori dal nostro Sistema Solare. Dopo che un comando errato aveva messo fuori posizione l’antenna per le comunicazioni, i tecnici sono riusciti a riattivare il collegamento inviando un segnale ad alta potenza e l’antenna si è riposizionata correttamente.

Sono state così pienamente ristabilite le comunicazioni con la Voyager 2, l’iconica missione spaziale della Nasa lanciata nel 1977 per studiare i confini del Sistema Solare e che, dopo aver inviato a Terra per la prima volta immagini ravvicinate di Urano e Nettuno, ha proseguito il suo solitario viaggio oltre i confini del Sistema Solare, nello spazio interstellare dove nessun oggetto umano era mai arrivato. La Voyager 2, insieme alla sua gemella Voyager 1, è infatti l’oggetto costruito dall’uomo arrivato più lontano dalla Terra e, nonostante l’età, sta ancora funzionando quasi perfettamente, inviando preziose informazioni sulle caratteristiche dello spazio interstellare.

Ma a fine luglio. a seguito di un comando errato, la sua antenna per le comunicazioni si era posizionata in modo errato, 2 gradi di spostamento che avevano messo a repentaglio il futuro della storica missione. Usando ora le enormi antenne della Deep Space Network che si trovano a Camberra, in Australia, i tecnici sono riusciti a mandare un potente segnale, una sorta di urlo interstellare, che ha viaggiato per quasi 20 miliardi di chilometri, istruendo la sonda a riorientarsi nel modo corretto. Il segnale ha impiegato 18,5 ore per coprire la distanza e 37 ore dopo i tecnici a Terra hanno potuto festeggiare quando hanno iniziato nuovamente e ricevere i dati scientifici e la telemetria completa della Voyager 2.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it