Rubriche

Un enorme geyser su una luna di Saturno

Potrebbe diffondere nello spazio gli ingredienti della vita

Rappresentazione artistica della sonda Cassini tra i pennacchi di Encelado (fonte: NASA/JPL-Caltech)

Redazione Ansa

Il telescopio spaziale James Webb ha immortalato il più grande pennacchio di vapore acqueo mai osservato su Encelado, una delle lune di Saturno che sotto la sua superficie ghiacciata nasconde un oceano salato in cui potrebbero essere presenti gli ingredienti base per la vita.

Questo pennacchio di acqua "è immenso", ha affermato l'astronoma fiorentina Sara Faggi che lavora al Goddard Space Flight Center della Nasa. Lo ha detto a una conferenza presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimore, senza aggiungere ulteriori dettagli che saranno al centro di una prossima pubblicazione scientifica. Secondo quanto riporta il sito di Nature, il telescopio Webb avrebbe anche analizzato lo spettro della luce solare riflessa da Encelado trovando tracce di molte sostanze chimiche, inclusa l'acqua e altri possibili composti che potrebbero suggerire attività geologica o biologica nell'oceano della luna. “Abbiamo molte altre sorprese”, ha aggiunto Faggi.

Nel 2005 la sonda Cassini della Nasa aveva scoperto particelle ghiacciate che dall'oceano nascosto di Encelado schizzavano attraverso le crepe della superficie della luna. Il telescopio Webb mostra invece che il materiale si diffonde molto più lontano di quanto pensato finora.

Encelado entusiasma gli astrobiologi perché è uno dei pochi 'mondi oceanici' del Sistema solare, dunque è uno dei posti migliori in cui cercare forme di vita. Il suo oceano salato potrebbe infatti ospitare organismi viventi sostenuti dall'energia chimica proveniente dalle bocche idrotermali sul fondo dell'oceano.

Quest'ultima scoperta del telescopio Webb aumenta l'interesse per una futura missione della Nasa diretta su Encelado. Tra le proposte allo studio c'è anche lo sviluppo di un robot autonomo a forma di serpente che potrebbe insinuarsi sotto il ghiaccio di Encelado per esplorarne l'oceano.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it