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I satelliti italiani diventano angeli custodi del patrimonio culturale

Grazie alla costellazione COSMO-SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana

La laguna di Venezia (fonte: Agenzia Spaziale Italiana - ASI)

Redazione Ansa

I satelliti italiani diventano degli ‘angeli custodi’ del patrimonio culturale nazionale: il Ministero della Cultura (Mic) e l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) hanno infatti firmato un accordo per la realizzazione congiunta e coordinata di attività e programmi riguardanti la rilevazione e la condivisione di dati sui beni culturali, come parte del Piano di monitoraggio e conservazione dei beni immobili, coordinato dalla Direzione generale sicurezza del patrimonio culturale del Ministero della Cultura. A siglare l’intesa, che sarà di durata biennale, sono stati il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia, e il direttore generale Sicurezza del Patrimonio Culturale, Marica Mercalli.
Il progetto prenderà il via grazie alla costellazione per l’Osservazione della Terra COSMO-SkyMed, sviluppato in cooperazione con il Ministero della Difesa. L’accordo prevede lo sviluppo e l’integrazione di diverse tecnologie di osservazione e di calibrazione, per realizzare un piano di monitoraggio satellitare integrato con quello strumentale presente sul posto. Mic e Asi si impegnano a favorire lo scambio di conoscenze, ad utilizzare i dati a supporto della gestione tecnico-operativa nella tutela dei beni culturali, e anche a sperimentare l’utilizzo dei dati satellitari su aree e beni pilota.
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