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Aperti gli occhi del satellite Ixpe, inizia la fase operativa

La missione Nasa-Asi comincia osservando i resti di una supernova

I resti della supernova Cassiopeia A (fonte: NASA/CXC/SAO)

Redazione Ansa

Il satellite Ixpe ha aperto i suoi 'occhi' a raggi X sul cosmo, pronto a fare nuove scoperte sui fenomeni più estremi dell'universo: a poco più di un mese dal lancio, inizia così la fase operativa della missione congiunta di Nasa e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che vede anche la partecipazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Secondo quanto riferisce la Nasa, Ixpe ha già iniziato le sue osservazioni puntando il primo bersaglio, Cassiopeia A (Cas A), il resto di una supernova prodotto dalla gigantesca esplosione di una stella massiccia avvenuta circa 350 anni fa nella costellazione di Cassiopea.

"L'inizio delle osservazioni scientifiche di Ixpe segna un nuovo capitolo per l'astronomia a raggi X", commenta Martin Weisskopf, responsabile scientifico della missione presso il Marshall Space Flight Center della Nasa. "Una cosa è certa: possiamo aspettarci l'inaspettato".

Dopo il lancio della missione avvenuto lo scorso 9 dicembre da Cape Canaveral, l'osservatorio Ixpe (Imaging X-ray Polarimetry Explorer) si è dispiegato in orbita il 15 dicembre: ha poi impiegato tre settimane per verificare le sue capacità di manovra e puntamento e per allineare i suoi telescopi. Durante i test, Ixpe è stato puntato per la calibrazione verso due oggetti luminosi: 1ES 1959+650, il 'cuore' di una galassia alimentato da un buco nero, e la pulsar SMC X-1. Una volta completata questa fase, Ixpe ha rivolto i suoi 'occhi' verso Cassiopeia A, che come tutte le supernove è un vero e proprio 'laboratorio' naturale per studiare la fisica estrema nello spazio. L'obiettivo di Ixpe sarà quello di fornire dettagli sul campo magnetico di Cas A studiando la polarizzazione dei raggi X, cioè come si orientano nel loro viaggio attraverso lo spazio. L'osservazione di Cas A durerà circa tre settimane.

 

 

 

 

 

 

 

 

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