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La navetta Starliner torna in fabbrica, lancio sempre più incerto

Persistono problemi alle valvole del sistema di propulsione

La navetta Starliner nella Vertical Integration Facility della United Launch Alliance (fonte: Boeing)

Redazione Ansa

Guai più seri del previsto per il ‘taxi spaziale’ della Boeing, la navetta Starliner, che a breve sarà separata dal razzo Atlas V e riportata in fabbrica: le prime verifiche eseguite dopo la cancellazione del lancio di inizio agosto hanno infatti evidenziato il persistere di problemi tecnici a quattro valvole del sistema di propulsione che meritano ulteriori approfondimenti. Soltanto quando si arriverà alla soluzione del problema potrà essere fissata la data del nuovo tentativo di lancio per il volo di prova senza equipaggio verso la Stazione spaziale internazionale (Iss). Lo annuncia la compagnia aerospaziale statunitense in una nota.

Dallo scorso 4 agosto, la navetta Starliner si trova ‘parcheggiata’ insieme al razzo Atlas nell’infrastruttura di integrazione verticale (Vertical Integration Facility) della United Launch Alliance: qui i tecnici della Boeing hanno provato ad aprire le 13 valvole del sistema di propulsione rimaste chiuse durante il conto alla rovescia del lancio del 3 agosto, ma solo 9 sono state sistemate, mentre 4 rimangono chiuse. Per risolvere il problema, la Starliner verrà quindi trasferita nella Commercial Crew and Cargo Processing Facility (C3PF) della Boeing in Florida.

“Il successo di una missione umana nello spazio dipende da migliaia di fattori che devono combinare nel momento giusto”, commenta John Vollmer, vice presidente e responsabile del Commercial Crew Program della Boeing. “Continueremo a lavorare sulla questione nello stabilimento della Starliner e rinunceremo a questa finestra di lancio per lasciare spazio ad altre missioni di priorità nazionale”.

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