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Problemi ‘minori’ nei test ai paracadute di ExoMars

Uno strappo che non ha però pregiudicato la discesa

Uno dei paracadute di ExoMars 2022 (fonte: Esa/Vorticity)

Redazione Ansa

Non sono ancora stati pienamente superati i problemi ai paracadute di ExoMars 2022, la missione congiunta tra Europa e Russia che porterà su Marte un rover per cercare tracce di vita sul pianeta.

Una nota sul sito dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) riporta che i test per simulare la discesa marziana si sono conclusi positivamente ma il grande paracadute da 35 metri ha riportato un danno definito ‘minore’: uno strappo che è stato contenuto da un anello di rinforzo Rinviata di 2 anni per superare una serie di criticità, tra cui quelle ai paracadute, la missione ExoMars 2022 sta completando in questi mesi importanti test in vista della partenza verso il pianeta rosso programmata a settembre 2022.

In queste settimane si sono svolti a Kiruna, in Svezia, i test di caduta da 29 chilometri di altezza per simulare al meglio alcune delle condizioni che la missione dovrà affrontare durante la discesa: pochi minuti in cui dovrà rallentare da 21mila chilometri orari sfruttando prima l’attrito generato dallo scudo di protezione con la rarefatta atmosfera marziana poi due differenti paracadute e, infine, i retrorazzi che dovranno posare delicatamente il rover.

I nuovi test hanno verificato le prestazioni dei due paracadute, il primo di 15 metri di diametro pensato per rallentare il veicolo in discesa a velocità supersoniche, il secondo di 35 metri realizzato dall’italiana Arescosmo che dovrà aprirsi una volta che la discesa avrà già raggiunto velocità subsoniche.

“Le prestazioni del secondo paracadute principale non sono state perfette ma molto migliorate grazie alle regolazioni fatte alla sacca e alla capottina”, ha detto Thierry Blancquaert, capo del programma ExoMars. “Probabilmente – ha proseguito – si è avuta una pressione extra in qualche punto e ciò ha creato uno strappo che è stato contenuto da un anello di rinforzo in kevlar. Nonostante ciò, ha rispettato la decelerazione prevista e il modulo di discesa è stato recuperato in buono stato”.

Ora si cercherà di capire le cause di queste anomalie per poi tornare a fare nuovi test ai paracadute previsti tra ottobre e novembre negli Stati Uniti.

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