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Una mini Luna per preparare le future colonie umane

In Europa, per addestrare astronauti e sperimentare tecnologie

Redazione Ansa

Si chiama 'Luna' e sarà ricoperta interamente di polvere lunare artificiale: sarà una copia in miniatura del nostro satellite naturale e verrà utilizzata per mettere a punto tecnologie e preparare addestrare gli astronauti in vista delle future colonie umane. Su una superficie di 1.000 metri quadrati, in un ambiente che riproduce le condizioni di luce e gravità della Luna, sarà realizzata anche una base per gli astronauti. L'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e l'Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr) la stanno costruendo in Germania, vicino al centro per l'addestramento degli astronauti dell'Esa a Colonia.

Il nostro satellite naturale è infatti un obiettivo cruciale per preparare la missione umana per Marte e la base lunare potrà essere utilizzata come trampolino per il pianeta rosso. "Luna sarà un 'parco giochi' emozionante per testare la tecnologia lunare", rileva l'astronauta dell'Esa Matthias Maurer, fra i responsabili del progetto. Gli astronauti che vi si addestreranno saranno collegati a cavi manovrati da gru che permetteranno loro di saltare come se sperimentassero la debole gravità della Luna.

Il simulatore sta nascendo a pochi passi dal laboratorio in cui si sta fabbricando la polvere simile alla regolite che copre la superficie della Luna e che sarà utilizzata per simulare il suolo lunare. Il materiale usato per fabbricarla è la polvere vulcanica prodotta da eruzioni avvenute 45 milioni di anni fa nella vicina regione dell'Eifel. La stessa polvere sarà usata per fabbricare i mattoni destinati alla costruzione della base a forma di cupola chiamata FlexHab (Future Lunar Exploration Habitat).

Si prevede infatti di costruire le future basi delle colonie lunari con i materiali trovati sul posto e FlexHab testerà la tecnologia. "La Luna è il prossimo passo per l'esplorazione umana e un obiettivo principale per l'Esa", osserva Andreas Diekmann, direttore della pianificazione strategica dell'Esa. L'Europa infatti gioca un ruolo di primo piano nella nuova corsa alla Luna annunciata nel 2017 dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per riportare l'uomo sul nostro satellite naturale. Anche Russia e Cina sono in campo nell'impresa e nel maggio scorso è terminata la sperimentazione della base lunare cinese Lunar Palace 1, nella quale per 370 giorni un gruppo di volontari ha vissuto coltivando verdure e allevando vermi da cui ricavare proteine.

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