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Galassia impossibile infittisce il mistero sulla materia oscura

La prima composta solo da materia visibile, contro ogni regola

Redazione Ansa

Diventa più fitto il mistero sulla materia oscura dopo la scoperta di una galassia 'impossibile', la prima che, contro ogni regola, è priva della materia invisibile che costituisce il 25% dell'universo ed è composta solo di materia ordinaria. Pubblicata sulla rivista Nature, la scoperta si deve al gruppo dell'università americana di Yale coordinato da Pieter van Dokkum. Distante 65 milioni di anni luce, la galassia si chiama NGC1052-DF2 ed è particolare anche per un altro aspetto: è molto diffusa.

Grande come la Via Lattea, la galassia contiene un numero di stelle 200 volte inferiore rispetto a quello che esiste nella nostra galassia. A differenza delle altre galassie, inoltre, NGC1052-DF2 non ha una regione centrale più densa, né bracci a spirale e neanche un buco nero al centro. La sua scoperta "è sorprendente perché non ci aspettiamo differenze nelle galassie", ha rilevato il vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Antonio Masiero. Nello stesso tempo, ha aggiunto, "il dibattito sulla materia oscura si fa ancora più vivo e affascinante soprattutto sull'interazione che c'è tra materia oscura e materia ordinaria". Questo aspetto infatti aiuterebbe a comprendere perché ci siano galassie senza materia oscura.

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Per van Dokkum la scoperta "sfida le idee su come pensiamo che le galassie funzionino e nascano". Si pensa che le galassie si formino a partire da un grumo di materia oscura che attira il gas da cui poi nascono le stelle e questa componente misteriosa rimarrebbe poi dominante. La materia oscura infatti occupa un quarto dell'universo, contro il 5% della materia ordinaria, di cui sono fatti stelle, pianeti ed esseri umani; non è mai stata osservata direttamente, ma la sua esistenza è ipotizzata sulla base degli effetti che esercita sulla materia ordinaria: "per esempio -ha spiegato Masiero - le stelle nelle periferie delle galassie ruotano più velocemente di quanto dovrebbero e questo fenomeno è spiegato dalla materia oscura che, con la sua forza gravitazionale, darebbe velocità alle stelle".

Proprio osservando le stelle della galassia NGC1052-DF2, gli astrofisici non hanno notato alcuna anomalia, concludendo che non vi sia traccia di materia oscura. "Se c'è qualcosa di oscuro, è molto poco", ha rilevato van Dokkum. Tuttavia, gli astronomi ipotizzano che la strana galassia potrebbe essere nata con la materia oscura, ma poi questa potrebbe essere 'scappata' a causa delle interazioni con una vicina molto ingombrante, la galassia gigante NGC 1052. Un'altra idea è che un cataclisma, come la nascita contemporanea di una miriade di stelle molto massive, possa aver spazzato via la materia oscura e anche il gas, bloccando la nascita di altre stelle.

La scoperta quindi rende ancora più vivace il dibattito sul rapporto che la materia oscura ha con quella ordinaria e ha un'implicazione paradossale: “il risultato - ha detto il vicepresidente dell'Infn - dà un 'colpo' ad alcune teorie ‘avversarie’ di quelle sulla materia oscura". In pratica queste teorie spiegano le anomalie nella velocità delle stelle con una modifica che le leggi del moto di Newton subirebbero quando ci si allontana dal centro delle galassie. Ma la modifica dovrebbe esserci in tutte le galassie, se in questa non c'è, "queste teorie - ha concluso Masiero - vanno in difficoltà".

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