Saturno non ha sempre avuto i suoi caratteristici anelli, che sono molto più giovani del pianeta, tanto da non esistere ancora ai tempi dei dinosauri, comparsi circa 230 milioni di anni fa. L’annuncio è stato dato al congresso dell’Unione Americana di Geofisica, a New Orleans.
È l’ultima sorpresa regalata dalla sonda Cassini, la missione congiunta di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), durante il suo storico tuffo nell’atmosfera del pianeta, il 15 settembre 2017, che ha concluso una missione da record lunga vent’anni.
L’ipotesi è basata sullo studio della massa degli anelli, inferiore alle attese, secondo le analisi degli ultimi dati di Cassini fatta dal gruppo guidato da Luciano Iess, del Dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale della Sapienza Università di Roma.
“Se le teorie che legano la massa all’età degli anelli sono corrette - ha spiegato Iess - i dati indicano che queste strutture non possono essersi formate insieme a Saturno”. L’ipotesi è confermata anche da un altro dato, il colore della miriade di oggetti di ghiaccio degli anelli, che avrebbe dovuto essere più scuro a causa del bombardamento di micrometeoriti, se fossero stati più antichi.
Non è ancora chiaro, però, cosa abbia formato il sistema degli anelli. I ricercatori del Centro di ricerca Ames della Nasa pensano che a generarli sia stato l’impatto di una cometa vagante o di un asteroide con una delle lune ghiacciate di Saturno. “Quel che è certo - ha concluso Jeff Cuzzi, della Nasa - è che non sono strutture primordiali, risalenti alla formazione del Sistema solare, circa 4,6 miliardi di anni fa”.
Nella vita di Saturno un passato senza anelli
Più giovani del pianeta, non c’erano ai tempi dei dinosauri