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Parla anche italiano il telescopio che studia l'origine dell'universo

E' il Simons Observatory, ad Atacama

Rappresentazione dell'universo primitivo ottenuta con la missione WMap (fonte: NASA / WMAP Science Team)

Redazione Ansa

Nella sconfinata area arida di Atacama, in Cile, un nuovo telescopio studierà l'origine del nostro Universo. Di questo progetto internazionale finanziato dalla Simons Foundation e dalla Heising-Simons Foundation farà parte anche la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste.

Il Simons Observatory, la cui costruzione dovrebbe iniziare nel 2018 nel deserto cileno, a migliaia di metri di altitudine, avrà il compito di studiare le onde gravitazionali primordiali che si sono originate nei primi istanti successivi al Big Bang. Le onde gravitazionali sono descritte come delle distorsioni della curvatura dello spaziotempo che si propagano come un'onda. "Il telescopio non rileverebbe direttamente le onde gravitazionali, ma misurerebbe la traccia che queste lasciano nella radiazione cosmica di fondo che è come una fotografia dell'universo primordiale", spiega l'astrofisico della Sissa, Davide Poletti, membro di questa collaborazione.

"Studiare e misurare queste onde, originatesi pochissimi istanti dopo il Big Bang, significa avvicinarsi sempre di più al momento zero, quando tutto l'Universo ebbe inizio", osservano i cosmologi Carlo Baccigalupi e Francesca Perrotta, coordinatori del gruppo di ricerca della Sissa. "Il Simon Observatory, per la cui costruzione sono stati stanziati 40 milioni euro, darà un grande contributo in questo senso".

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