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Un grandangolo italiano osserva meteoriti e stelle cadenti

Ogni anno sulla Terra 40.000 tonnellate di materiale extraterrestre

Stelle cadenti e meteoriti nel mirino del progetto Prisma (fonte: Media INAF)

Redazione Ansa

Un grandangolo italiano è puntato su meteoriti e stelle cadenti: è stato installato nell'osservatorio di Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) a Napoli e scruta in modo sistematico la volta celeste per controllare il flusso dei frammenti celesti che raggiungono ogni giorno la Terra. Si calcola che anno circa 40.000  tonnellate di materiale extraterrestre colpiscano la Terra.

Lo strumento, il primo del genere nell'Italia meridionale, è stato realizzato nell'ambito del progetto Prisma (Prima Rete Italiana per la Sorveglianza di Meteore e Atmosfera) coordinato dall'Inaf, volto a determinare traiettorie e orbite dei meteoriti in caduta verso la Terra attraverso una rete di obiettivi sull'intero territorio nazionale. Il progetto coinvolge osservatori astronomici e meteorologici, istituti scolastici e singoli cittadini e punta anche a calcolare l'eventuale area di ritrovamento sul suolo dei piccoli frammenti perchè possano essere recuperati e analizzati.

Oltre ai meteoriti il progetto tiene sotto controllo le meteore, più note come stelle cadenti: granelli di polvere di pochi milligrammi lasciati lungo le loro orbite dalle comete, che, entrando nell'atmosfera con velocità di decine di chilometri al secondo, si incendiano lasciando scie luminose. ''Un progetto che sarebbe piaciuto a Giovanni Pascoli, appassionato di astronomia a tal punto da dedicare una breve ode alla cometa di Halley'', ha rilevato Massimo Della Valle, direttore dell'osservatorio di Capodimonte.

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