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SpaceX riprende i lanci, manda in orbita satelliti Iridium

Dopo l'esplosione del vettore nel settembre scorso - VIDEO STREAMING

Redazione Ansa

Il lancio è avvenuto puntualmente come previsto alle 18,54 ora italiana (9:54 locali), dalla base aerea di Vanderberg in California e 2' 33'' secondi dopo il primo stadio si è distaccato dal secondo, che porta il carico 'pagante', rientrando con successo a terra, sulla piattaforma galleggiante predisposta nell'Oceano Pacifico, per essere riutilizzato in futuro.

Il secondo stadio ha messo in orbita, entro un'ora e 19 minuti dal lancio e a partire da un'altezza di 622 km, il primo gruppo dei 10 satelliti Next Iridium sui 70 totali, lanciati appunto a 10 alla volta con i Falcon 9, destinati a sostituire quelli utilizzati attualmente dall'unica rete cellulare satellitare che copre tutto il mondo. La costellazione originale Iridium è stata messa in orbita tra il 1997 e il 2002.

La nuova costellazione Iridium Next è realizzata dalla Thales Alenia Space (joint venture franco-italiana 67% Thales, 33% Leonardo) e comprende in tutto 81 satelliti. L'operazione, che si dovrebbe concludere entro il 2018, è stata definita il più grande 'upgrade' della storia della tecnologia e mai tentato prima nello spazio.




SpaceX, fondata da Elon Musk e basata a Hawthorne, aveva interrotto i lanci dopo l'esplosione avvenuta a Cape Canaveral il primo settembre scorso che, a quanto è stato accertato, è stata causata da un difetto in uno dei serbatoi di ossigeno liquido nel secondo stadio del vettore Falcon 9. Il razzo avrebbe dovuto mettere in orbita un satellite israeliano per le telecomunicazioni che doveva tra l'altro supportare il progetto Internet.org di Mark Zuckerberg.

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