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Da Nespoli a Cassini, fino alla Luna. Lo spazio del 2017

Anche una missione Italia-Cina che studia i terremoti dalle stelle

La sonda Cassini si prepara a concludere la sua lunga missione nel settembre 2017, tuffandosi nell'atmosfer di Saturno (fonte: NASA)

Redazione Ansa

La terza volta nello spazio per l'italiano Paolo Nespoli, il ritorno alla Luna con una missione cinese, la spettacolare conclusione della missione Cassini, che si tufferà nell'atmosfera di Saturno: lo spazio del 2017 è ricco di appuntamenti significativi a livello internazionale e fin da gennaio esordisce vedendo affiancarsi ai protagonisti di sempre, come Stati Uniti, Russia e Agenzia Spaziale Europea (Esa), nuovi attori come Cina, Giappone, India e Gran Bretagna.

La Cina, per esempio, in aprile proseguirà le missioni dirette alla sua stazione spaziale, Tiangong 2; ancora da definire invece la data della missione più attesa, la Chang'e 5, diretta alla Luna. A mezzo secolo dalle missioni Apollo della Nasa, la Cina dovrebbe portare un veicolo sul suolo lunare per raccogliere dei campioni e riportarli a Terra.

Molte delle principali missioni del 2017 toccano da vicino l'Italia. E' il caso della missione cinese Cses (China Seismo-Electromagnetic Satellite), cui l'Italia partecipa con il progetto Limadou e con Asi, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto di Astrofisica e Planetologia spaziali dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Iaps-Inaf) e alcune università. L'obiettivo è cercare eventuali segnali che possano aiutare a dare l'allerta per l'arrivo di un terremoto. Il lancio è atteso nell'estate 2017 e si pensa già ad altri due satelliti nel 2019 e nel 2020.

Continua ad essere importante anche la presenza dell'Italia a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. "In media ogni tre anni abbiamo un nostro astronauta sulla Stazione Spaziale: in maggio è prevista la terza di missione di Paolo Nespoli", ha osservato il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston. Nella primavera 2017 dovrebbe arrivare l'ok definitivo per la missione di un altro astronauta italiano, Luca Parmitano, che dovrebbe volare nel 2019. "E' diventato un appuntamento regolare - ha detto ancora Battiston - con il quale l'Asi, con i suoi astronauti che fanno parte dell'Esa, sfruttano l'investimento che l'Italia ha fatto e sta facendo sulla Stazione Spaziale".

Per l'Italia il 2017 è anche un anno intenso di studio e preparazione da parte dell'industria, che con Leonardo e Thales Alenia Space è al lavoro in vista della seconda parte della missione ExoMars, prevista nel 2020. In settembre, poi, lo spazio italiano sarà ancora in prima fila con la spettacolare conclusione della missione Cassini, organizzata da Nasa, Esa e Asi. Il 15 settembre la sonda sarà deviata e spinta a distruggersi nell'atmosfera di Saturno.

Il 2017 è un anno importante anche per l'Esa, con il lancio del satellite per l'osservazione della Terra Sentinel 2B (7 marzo) e in agosto quello di altri quattro satelliti del programma europeo di navigazione satellitare Galileo.

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