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Plutone è cresciuto con il suo cuore di ghiaccio

Complice la luna Caronte

Plutone è cresciuto insieme al suo cuore di ghiaccio (fonte: NASA/JHUAPL/SwRI)

Redazione Ansa

Plutone è cresciuto insieme al suo cuore di ghiaccio, complice la luna Caronte. L'esistenza della luna e la sua posizione avrebbero portato alla nascita del cuore, che non è stato generato quindi da un impatto, ma è cresciuto quasi insieme al pianeta nano. Lo indica la simulazione pubblicata sulla rivista Nature dal gruppo coordinato da Douglas Hamilton, dell'università americana del Maryland.

Il cuore di ghiaccio di Plutone ha attratto la curiosità dei ricercatori sin dalla sua scoperta, fatta nel luglio 2015 dalla sonda New Horizons della Nasa. Questa calotta di ghiaccio infatti rende il pianeta nano sorprendentemente simile alla Terra e a Marte, gli unici altri due mondi del Sistema Solare ad avere strutture simili ai poli.

Di particolare interesse è il lobo occidentale del cuore, chiamato Sputnik Planitia, un bacino largo 1.000 chilometri e profondo circa 4.000 metri che contiene ghiaccio di azoto, di metano e di monossido di carbonio. Finora i ricercatori pensavano che questo bacino fosse stato generato da un impatto.

La simulazione mostra invece che il peso del ghiaccio ha creato la depressione all'interno della Sputnik Planitia, proprio come è successo sulla Terra, dove il ghiaccio della Groenlandia ha creato un bacino perché ha spinto la crosta verso il basso. ''Il cuore di Plutone pesa sul piccolo pianeta, e questo ha generato inevitabilmente la depressione'', ha detto Hamilton.

La simulazione mostra che il deposito di ghiaccio si sarebbe formato molto presto nella storia del pianeta e si sarebbe concentrato in un'unica calotta entro un milione di anni della formazione di Caronte. Questa luna rivolge sempre la stessa faccia a Plutone e per effetto della sua forza di gravità (forze di marea) avrebbe fatto concentrare tutto il ghiaccio proprio in quella regione.

Appena il ghiaccio ha cominciato ad accumularsi, inoltre, la regione ha iniziato a riflettere più luce solare, diventando di conseguenza sempre più fredda e portando ad un ulteriore accumulo di ghiaccio in quel punto.

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