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Il Sistema Solare nato grazie a una supernova

Le tracce nei meteoriti, lo indica una simulazione

Il Sistema Solare è nato da un insieme di gas e polveri simile a quello che si trova nella costellazione del Cigno, distante 4.500 anni luce, osservato dal telescopio spaziale Spitzer della Nasa (fonte: NASA/JPL-Caltech/Harvard-Smithsonian CfA)

Redazione Ansa

Se oggi esiste il Sistema Solare il merito è di una supernova esplosa 4,6 miliardi di anni fa. La sua onda d'urto ha innescato il collasso della nube di polveri e gas da cui sono nati il Sole e i suoi pianeti. Le tracce di questa esplosione sono conservate nei meteoriti e le hanno trovate i ricercatori coordinati da Yong-Zhong Qian, dell'università americana del Minnesota, grazie a una simulazione. Il risultato è pubblicato sulla rivista Nature Communications.

Dalle ipotesi alle prove
Non è la prima volta che si ipotizza che l'esplosione di una stella, giunta alla fine della sua vita, avrebbe avuto l'energia sufficiente per comprimere la gigantesca nube di gas e polveri da cui è nato il Sistema Solare. Tuttavia il gruppo di ricerca è il primo a stimare anche le dimensioni della stella esplosa e a indicarne le tracce custodite nei meteoriti. La simulazione mostra che la stella avrebbe avuto una massa pari a circa 12 volte quella del Sole e indica che un elemento molto diffuso nei meteoriti, il berillio-10, sarebbe stato prodotto dall'esplosione. L'ampia diffusione di questo elemento nei meteoriti è sempre stata un mistero e finora si ipotizzava che l'elemento potesse essere stato prodotto in questi fossili del Sistema Solare dal bombardamento di raggi cosmici.

Un nuovo scenario
La ricerca ha invece dimostrato che l'elemento può essere prodotto durante l'esplosione di una supernova di piccola massa. La simulazione, ha osservato Qian, ha aperto un nuovo scenario. ''Oltre a spiegare l'abbondanza del berillio-10 - ha aggiunto - spiegherebbe anche la presenza di altri elementi presenti nei meteoriti, come il calcio-41 e il palladio-107''. Il prossimo passo sarà la prova del nove: per testare definitivamente la teoria i ricercatori intendono esaminare se altri elementi ampiamente diffusi nei meteoriti, come il litio-7 e il boro-11, possano formarsi durante l'esplosione delle supernovae.

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