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La sonda di ExoMars 'scalda' i suoi strumenti scientifici

Inizia la raccolta dati, a caccia di indizi della vita

La sonda di ExoMars 'scalda' i suoi strumenti scientifici (fonte: ESA/ATG medialab)

Redazione Ansa

Mentre si attendono i dati sull'incidente di Schiaparelli, l'orbiter della missione ExoMars scalda i muscoli.

Inizia la raccolta dei dati
I 4 strumenti a bordo della sonda Tgo (Trace Gas Orbiter) hanno infatti iniziato a raccogliere i primi dati, ma si tratta della fase di calibrazione necessaria prima di entrare nel vivo delle osservazioni a caccia di tracce di metano, possibile indizio di forme di vita marziane. Arrivata il 19 ottobre in orbita attorno al pianeta rosso, la sonda Tgo, nata dalla collaborazione tra l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e quella russa (Roscosmos), si trova ancora lungo una traiettoria molto ellittica. Al momento, in ogni suo passaggio, la sonda sfiora il pianeta ad appena 300 chilometri di altezza per poi allontanarsi fino a quasi 100mila. Ma nei prossimi mesi riuscirà a rallentare, inserendosi in una traiettoria lungo un cerchio perfetto a 400 chilometri di altezza. Solo allora potrà lavorare a pieno regime ma intanto i suoi strumenti scientifici sono stati 'risvegliati' per iniziare tutti i test necessari. 

Su Exomars un potentissimo 'naso' a caccia di forme di vita
Nonostante il 'cuore' della missione sia ancora lontano, bisognerà aspettare il 2018, i primi dati potrebbero dare già qualche sorpresa, in particolare dallo strumento Nomad, un potentissimo 'naso' realizzato con la partecipazione dell'Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Iaps-Infn) per riconoscere le molecole presenti nell'atmosfera marziana. Insieme allo strumento russo Acs, cercherà tracce di acqua e metano tentando di capire se siano il prodotto di attività biologiche, quindi testimonianza dell'esistenza di forme di vita.

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