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L'Europa alla scoperta dell'universo oscuro con Euclid

Via libera alla costruzione del satellite, Italia in prima fila

Via libera alla realizzazione del satellite europeo Euclid (fonte: ESA/C. Carreau)

Redazione Ansa

Semaforo verde per Euclid, la missione dell'Agenzia spaziale europea (Esa) che sarà lanciata nel 2020 alla scoperta dell'universo oscuro. Superata la verifica preliminare del progetto, comincia ora la fase di realizzazione del satellite e della sua strumentazione scientifica.
L'Italia è ancora un volta in prima fila, attraverso l'Agenzia spaziale italiana (Asi), la società Thales Alenia Space e oltre 200 ricercatori appartenenti all'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), all'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) e a numerose università.

Euclid studierà con un livello di accuratezza mai raggiunto prima l'universo oscuro, quello che noi oggi ancora non conosciamo, ovvero il 95% circa del totale. L'obiettivo sarà quello di realizzare una mappa super dettagliata della distribuzione e dell'evoluzione di materia ed energia oscura nell'universo, i due 'ingredienti' che ancora non siamo riusciti ad identificare e di cui ci sfugge la natura. Per il suo ambizioso compito, Euclid userà un telescopio di 1,2 metri di diametro e due strumenti per mappare la distribuzione tridimensionale di ben due miliardi di galassie e della materia oscura che le circonda, andando a censire oltre un terzo dell'intero cielo.

L'Italia, insieme a Francia e Germania, sarà tra i protagonisti della missione. Il nostro Paese sarà coinvolto sia attraverso la realizzazione di sottosistemi dei due strumenti di bordo, quello per immagini nel visibile (Vis) e quello per fotometria e spettroscopia nel vicino infrarosso (Nisp), sia con la responsabilità della gestione del segmento di terra e della indagine, ma anche con ruoli importanti per aspetti tecnici e scientifici della missione. Euclid, proposta all'Esa nel 2007, è stata approvata nell'ottobre del 2011 come seconda missione di classe media nell'ambito del programma Cosmic Vision dell'Agenzia spaziale europea. La società italiana Thales Alenia Space è stata scelta nel 2013 come primo contraente per il veicolo spaziale.

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