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Il ritorno sulla Luna ispira 22 opere di giovani creativi

Anche italiani nella mostra Esa dedicata alle missioni Artemis

Redazione Ansa

Il ritorno dell'uomo con la prima donna sulla Luna ispira 22 opere di giovani creativi europei, compresi gli studenti della Scuola Internazionale di Comics di Torino: i loro lavori sono raccolti dall'Agenzia spaziale europea (Esa) in una mostra al Waterfront di Brema, in Germania, dove saranno visibili al pubblico per tutta la durata della missione Artemis 1. Due opere in particolare, prodotte all'Istituto di Belle Arti di Parigi e dalla Forsbergs Advertising School di Stoccolma, voleranno sulla Luna con la missione Artemis 3, come stabilito da una giuria internazionale di esperti tra cui Annalisa Dominoni e Benedetto Quaquaro del Politecnico di Milano.

Il progetto 'Art for Artemis' ha coinvolto studenti di design e discipline multimediali di otto istituti europei che hanno presentato le loro opere nella speranza di vederle volare a bordo del Modulo di Servizio Europeo (European Service Module) Esm-3 che porterà gli astronauti sulla Luna.

"Dopo alcune prove, ho deciso di realizzare una tavola in acrilico che rappresentasse, nel modo più semplice possibile, il viaggio che vedrà due astronauti toccare nuovamente il suolo lunare", spiega Sara Mancuso della Scuola Internazionale di Comics di Torino. "E in onore della prima donna che grazie al programma Artemis sbarcherà sulla Luna, ho deciso di dipingere una bandiera rosa nelle mani dell'astronauta centrale. Sul suo casco si vede anche il riflesso di Marte, che speriamo di raggiungere nei prossimi anni grazie ai risultati del programma Artemis". Il casco di un astronauta Esa che guarda oltre la Luna è anche al centro del coloratissimo disegno di Edoardo Follegatti, sempre della Scuola Internazionale di Comics di Torino come Stefano Trabucchi, che invece ha puntato su un'illustrazione ispirata alla fotografia 'Raising the flag on Iwo Jima' di Joe Rosenthal. "Anche se è una foto di guerra, quando la vedo, sento sempre il potere della collaborazione", commenta. "Penso che questo sia il nocciolo dell'evoluzione umana: provare a fare qualcosa tutti insieme per fare qualcosa di più, per raggiungere ulteriori obiettivi, come con i viaggi nello spazio".

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