Rubriche

Festival delle Scienze di Roma con oltre 400 incontri e ospiti

Dal 21 al 27 novembre, quest’anno dedicato al tema 'Esplorare'

Redazione Ansa

Oltre 400 incontri, decine di mostre e attività didattiche per ogni età e grandi ospiti, dal neurobiologo britannico Semir Zeki ad Agnieszka Wykowska, che si occupa di interazioni uomo-robot al nefrologo italiano Giuseppe Remuzzi. E’ stata presentata la nuova edizione del Festival delle Scienze di Roma, dal 21 al 27 novembre all’Auditorium Parco della Musica.Tema di questa diciassettesima edizione di questo ormai tradizionale appuntamento con la scienza a Roma è ‘Esplorare’: “tema straordinario che rimanda alla voglia di oltrepassare il margine della nostra comfort zone. Esplorare inteso come l’impossibile da superare, il fare domande nuove da cui nascono mondi nuovi, ha detto Ersilia Vaudo, Chief Diversity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), in occasione della presentazione alla stampa del festival. Oltre 400 incontri, 114 attività didattiche, 12 mostre, 14 eventi speciali, 16 partner scientifici, 9 partner culturali: sono i numeri di questa nuova edizione che ritroverà la partecipazione in presenza anche delle scuole e le cui attività saranno presenti anche in altre location grazie al coinvolgimento del Planetario di Roma, le Biblioteche, l’aeroporto di Fiumicino e il Bioparco. “Esplorare – ha aggiunto Mario Cosmo, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) – vuol dire spostare sempre in avanti il confine della conoscenza, i paesaggi di Marte sono meravigliosi ma quelli della Terra di più: andiamo a conoscere mondi esterni per salvaguardare il nostro pianeta”.Come sempre tantissimi gli ospiti di livello internazionale che raggiungeranno Roma dall’India agli Stati Uniti, dall’Inghilterra al Botswana, tra questi il neurobiologo Semir Zeki e Agnieszka Wykowska dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). Incontri e eventi per ogni età e sperimentando format di vario tipo perché “è importante fare capire tutto quello che facciamo, le nostre ricerche, ai ragazzi e le ragazze. Sono i giovani quelli che esploreranno il futuro, a loro racconteremo cosa ci portano i messaggeri dallo spazio profondo, racconteremo le ricerche portate avanti dagli esploratori e le esploratrici”. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it