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Riordino dello Spazio, il coordinamento alla Presidenza Consiglio

In Gazzetta Ufficiale, poteri di indirizzo su Asi

La sede dell'Asi nell'area di Tor Vergata (Roma) (fonte: ASI)

Redazione Ansa

Sono assegnati alla Presidenza del Consiglio dei ministri i poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi): è questa la misura principale di riordino dell’intero settore spaziale italiano, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 aprile. L'obiettivo, si legge, è “garantire semplificazione, maggiore efficienza e celerità d'azione nella realizzazione degli obiettivi di transizione digitale fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Il provvedimento modifica il decreto legislativo del 4 giugno 2003, n. 128, nel quale si definivano finalità, attività, organi, principi e criteri di organizzazione e funzionamento dell’Asi. Una riforma attesa da tempo e che viene ora definita nei dettagli. Elemento centrale è l’affidamento alla Presidenza del Consiglio dei “poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza”. Al Ministero dell'Università e della Ricerca (Mur) sono invece garantiti i poteri di indirizzo strategico limitatamente all'attività di ricerca scientifica, mentre i criteri di valutazione dei risultati dei programmi di ricerca dell’Asi saranno realizzati sulla base di criteri di valutazione definiti dall'Agenzia Nazionale di valutazione del sistema Universitario e della ricerca (Anvur) e non più dal Mur.

Un'altra importante modifica riguarda i criteri di definizione del presidente, che dovrà ora essere nominato e individuato dal Presidente del Consiglio, di intesa con il Ministro dell’Università e Ricerca (secondo le procedure di cui ai commi 1, 2 e 2-bis dell'articolo 11 del  decreto  legislativo  31 dicembre 2009, n. 213), e non più “tra persone di alta qualificazione scientifica e manageriale, con una profonda conoscenza del sistema della ricerca in Italia e all'estero e con pluriennale esperienza nella gestione di enti o organismi pubblici o privati, operanti nel settore della ricerca”.

Le misure pubblicate prevedono infine l'istituzione di un Fondo di finanziamento per l'Asi di 499 milioni di euro, sotto il controllo della Presidenza del Consiglio, a decorrere dal 2022. Il fondo è  destinato alla copertura delle spese di funzionamento e gestione, che comprendono anche i programmi di collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Si specifica inoltre che le azioni del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira) possedute dall'Asi sono trasferite, a titolo gratuito, al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

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