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Il Marie Curie Award a studio di medicina nucleare dell'Irst

Premiata ricerca su trattamento radiofarmaci in tumori prostata

Il Marie Curie Award a studio di medicina nucleare dell'Irst

Redazione Ansa

 Si tratta del più importante premio europeo nel campo della medicina nucleare ed uno dei più prestigiosi a livello mondiale: è il Marie Curie Award, assegnato fin dal 1990 dalla European association of nuclear medicine (Eanm). Quest'anno il riconoscimento è andato allo studio condotto dal professor Giovanni Paganelli dell'Istituto Tumori della Romagna (Irst) con l'equipe di medicina nucleare da lui diretta e quella di uro-ginecologia (diretta da Ugo De Giorgi) sul trattamento con radiofarmaci nei tumori della prostata in stadio avanzato. Un approccio sperimentale che in Italia è oggi eseguito solo all'Irst di Meldola, nel Forlivese.

Questo particolare tipo di trattamento riguarda quella porzione di malati di tumore alla prostata (la neoplasia più diffusa tra gli uomini con una stima, per il 2020, di quasi 44mila nuovi casi) verso cui i trattamenti consolidati, quali chemio e ormonoterapia, non sortiscono effetti. La cura si basa su una terapia che utilizza un radiofarmaco diretto contro un marcatore tumorale presente sulle sole cellule malate. Lo studio premiato permette di identificare i pazienti che, per caratteristiche genetiche, beneficiano di una significativa risposta a questo trattamento sia dal punto di vista del contrasto alle lesioni tumorali sia per quanto riguarda la tolleranza. Viceversa, esiste una categoria di pazienti verso la quale è più opportuno tentare altre vie. Lo studio, quindi, dimostra l'utilità di selezionare i pazienti secondo profili genetici così da poter offrir loro la chance terapeutica realmente più efficace. 

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