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Antartide, Italia e Francia rinnovano accordo bilaterale

Altri 10 anni di collaborazione scientifica nella base Concordia

La base antartica italo-francese Concordia (fonte: ESA)

Redazione Ansa

Rinnovata per 10 anni la collaborazione scientifica tra l'Italia e la Francia per la ricerca in Antartide, presso la base italo-francese Concordia. L'accordo è stato firmato dal ministro per l'Istruzione, Universita' e Ricerca, Valeria Fedeli, e il segretario di Stato francese per la Ricerca, Thierry Mandon.

''Considero molto importante la cooperazione fra i Paesi sulla scienza'', ha commentato il ministro Fedeli, che considera ''la scienza e' un tema fondante per creare un'Europa positiva, un'Europa della cooperazione''. L'Italia e' impegnata nell'attivita' di ricerca scientifica nel continente bianco grazie al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra) promosso e finanziato dal ministero. Nato piu' di trent'anni fa, con l'obiettivo di favorire la sperimentazione e cooperazione scientifica in un laboratorio a cielo aperto 'unico' dal punto di vista ambientale e climatico, il Pnra e' realizzato con il coordinamento scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e affidato per l'attuazione logistica all'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).

Da tempo Italia e Francia collaborano all'attuazione di programmi congiunti di ricerca in Antartide in base a un accordo del 1993 tra l'Enea e l'Istituto francese per la Ricerca e Tecnologia Polare, che ha portato, come risultato piu' rilevante, alla costruzione della base franco-italiana Concordia, nel sito 'Dome C', sul plateau antartico.

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