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Ricercatori in marcia per la scienza

Il 22 aprile in 100 città, nella Giornata della Terra

Ricercatori americani protestano fuori dal congresso dell'Unione Americana di Geofisica (fonte: Peg Hunter)

Redazione Ansa

Uscire dai laboratori e marciare nelle strade a sostegno della scienza, basata sulle prove e sui fatti, e non sulla retorica anti-scientifica e le verità alternative: è lo slogan della 'Marcia per la scienza', organizzata per il 22 aprile, in concomitanza con l'Earth Day, Washington da alcuni ricercatori americani preoccupati dalle decisioni del presidente Usa, Donald Trump.

La manifestazione troverà eco anche in altre marce sorelle in 100 città del mondo, dall'Australia al Canada, dal Messico a Hong Kong e il Giappone. Sono chiamati a raccolta non solo i ricercatori, ma tutti gli appassionati per celebrare la scienza e chiedere il sostegno e la protezione della comunità scientifica. "I recenti cambiamenti nella politica hanno causato preoccupazioni nel mondo scientifico. E' venuto il momento di sostenere la ricerca e le politiche basate sui fatti e le prove", scrivono gli organizzatori sulla pagina web della manifestazione.
"Siamo di tutte le razze, religioni, orientamenti sessuali, strati socioeconomici, abilità, idee politiche e nazionalità - continuano - La nostra diversità è la nostra più grande forza. Ciò che ci unisce è l'amore per la scienza e un'insaziabile curiosità. La scienza è ovunque e interessa tutti". Un movimento che, fanno sapere, "non terminerà con la marcia. Bisogna continuare a celebrare e difendere la scienza a tutti i livelli, dalle scuole alle agenzie federali, in tutto il mondo".

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