RAGAZZI

Il recupero ecologico dell’oro dai circuiti inutilizzabili

di Sara Bagnasco e Giosia Caliò, dell’ITAS C. Gallini, Voghera

Giovani al lavoro sullo studio per il recupero ecologico dell’oro dai circuiti inutilizzabili (fonte: FAST)

Redazione Ansa

E’ fondamentale contribuire ad una economia circolare, così abbiamo cercato di perfezionare un metodo di recupero dell’oro dai circuiti inutilizzabili, attraverso un processo di ossidazione seguita da una riduzione, il tutto cercando di utilizzare sostanze il più possibile poco impattanti per l’ambiente. Il nostro progetto è molto innovativo e risponde ad una esigenza importante.

Abbiamo vinto la possibilità di partecipare alla manifestazione “TISF”, fiera scientifica internazionale di Taiwan, Taipei (Taiwan), nel febbraio 2024 a rappresentare l’Italia; siamo stati premiati a Milano dalla FAST –Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche alla selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze 2023” alla presenza del ministro Valditara.

Il procedimento prevede l’impiego di un comune ossidante in ambiente acido e un derivato dell’acido citrico. Tutto questo rende lo smaltimento dei rifiuti più gestibile dei processi presenti in rete, da cui siamo partiti. Il lavoro proseguirà nello sviluppo di metodi via via sempre più ecosostenibili e meno pericolosi per gli operatori. Siamo convinti che la nostra idea sia utile per l’ecologia e il futuro dell’ambiente e, se sviluppata bene, migliorerà l’economia e consentirà di estrarre oro in modo più sostenibile, meno costoso e più efficace senza inquinare.

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