RAGAZZI

Progetto Chembra (chimica nella notte)

Di Marika Misitano, Alessia Marcolin, Irene Riva, ITI G. Omar, Novara

Redazione Ansa

Dopo avere analizzato tutti i sistemi disponibili per aiutare le persone non vedenti ad imparare la chimica, noi studenti Alessia, Irene e Marika ne abbiamo valutato pregi e limiti. Ci siamo accorti che i sistemi integrativi all’apprendimento della chimica stimolano poco il tatto e l’udito delle persone non vedenti.

Poiché la chimica è insegnata in massima parte con modalità visive (formule, espressioni, grafici, ecc.), è più difficile trasmetterne i contenuti utilizzando altre modalità (tattili o legate all'ascolto). Questi canali, infatti, non offrono la possibilità di ottenere velocemente uno sguardo d'insieme. E’ stato progettato e realizzato un toolkit di spettroscopia infrarossa per persone cieche o ipovedenti, un insieme di strutture molecolari stampate in 3D, che utilizzano caratteristiche tattili per indicare i diversi componenti delle molecole in modo da agevolare gli studenti ipovedenti a comprendere meglio la chimica.

I tipi di atomi sono codificati in base alla trama. Il carbonio è liscio, l'ossigeno è appuntito, l'azoto ha creste, l'idrogeno è il più piccolo. Gli atomi di forma diversa e i legami di forma e lunghezza differente permettono alla persona non vedente di entrare in contatto diretto con la chimica. Per esaltare i sensi attivi (tatto e udito) per ogni molecola è stato registrato lo spettro IR. L’idea è stato quello di associare alla molecola 3D il suono dello spettro. Per alcune delle molecole del ToolKit “Chembra” (oltre al suono dello spettro IR), per attivare l’olfatto della persona non vedente è stato associato anche un profumo estratto da sostanze naturali.

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