RAGAZZI

Misurare la bellezza … ora si può!

di Simona Letizia Basso,16 anni, Augusta (SR)

Letizia Basso, Beatrice Prato e Alessandro Gioia, selezionati tra i finalisti italiani nell’ambito delle manifestazione “I giovani e le scienze”

Redazione Ansa

Interessante esperienza quella vissuta da Simona Letizia Basso, Beatrice Prato e Alessandro Gioia, selezionati tra i finalisti italiani nell’ambito delle manifestazione “I giovani e le scienze”, curata dalla FAST (Federazione delle Associazioni scientifiche e tecniche).
I tre studenti del 2/o Istituto superiore di Augusta (SR) hanno presentato un progetto intitolato “Specchio delle mie brame …” in cui studiano da un punto di vista statistico la presenza del rapporto aureo nelle proporzioni del corpo umano e propongono un programma in C++ che consente di dare una valutazione oggettiva della bellezza, attribuendo anche un voto secondo una unità di misura battezzata “diva”.

Le ricerche sui fondamenti matematici dell’armoniosità in varie manifestazioni artistiche sembrano infatti condurre alla individuazione di una “Legge della Bellezza” che fa assurgere a universale un concetto, quello del bello, da sempre ritenuto soggettivo e fa si che la bellezza stessa possa essere considerata quasi una grandezza fisica, poiché diventa, ma ovviamente solo sotto certi aspetti, misurabile.

- Siamo studenti del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate – dicono i tre ragazzi - razionali, appassionati di scienza, abili nell’uso degli strumenti matematici e informatici, ma anche un po’ romantici e, come tutti, caduti nella tentazione di interrogare uno specchio. Ci siamo allora chiesti cosa può rendere bello un ragazzo o una ragazza agli occhi di tutti e, nel tentativo di dare una risposta scientifica al nostro dilemma, abbiamo coinvolto 12 classi del liceo, circa 200 studenti di cui 88 cavie volontarie. Raccogliere i dati è stato faticoso, ma ci siamo divertiti, mettendoci in gioco, discutendo di matematica e di arte; ora non c’è ragazzo del nostro liceo che non conosca il “rapporto aureo” -

Lo schermo nero di un computer diventa così il novello “specchio delle mie brame …” e potrebbe affiancare la componente umana di una giuria di ragazzi per l’elezione di miss e mister istituto.
Alla mostra della FAST il progetto ha riscosso un notevole successo di pubblico, incuriosendo giovani e adulti che hanno fatto la fila per interrogare il computer sulla loro bellezza. Il lavoro ha infine ottenuto il prestigioso riconoscimento di merito “Mu Alpha Theta Award 2014” dell’Università dell’Oklahoma, quale più intraprendente, originale e approfondita analisi di una possibile applicazione della matematica di scuola superiore.

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