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Il cibo perfetto per i viaggiatori spaziali del futuro

È un'insalata vegetariana a base di semi vari, patate, arachidi

Il pasto ideale dei viaggiatori spaziali è un'insalata fatta con semi vari, patate, arachidi e altri ingredienti (fonte: Adapted from ACS Food Science & Technology, 2023)

Redazione Ansa

I viaggiatori spaziali del futuro hanno ora il loro cibo ‘perfetto’, fatto con ingredienti freschi che soddisfano le loro particolari esigenze nutrizionali e che, allo stesso tempo, possono essere coltivati nello spazio: si tratta di un’insalatona vegetariana composta da semi di soia, di papavero e di girasole, insieme a orzo, cavolo, arachidi e patate dolci. A mettere a punto questo pasto ideale, pubblicato sulla rivista Food Science & Technology dell’Associazione Americana di Chimica, è il gruppo di ricerca coordinato dall’Università australiana di Adelaide. Gli autori si sono per ora concentrati sulle esigenze degli astronauti di sesso maschile, ma sono già al lavoro per capire il pasto migliore anche per le viaggiatrici spaziali.

Le persone che vanno nello spazio bruciano più calorie e necessitano di maggiori quantità di micronutrienti come il calcio, per rimanere in salute nonostante l’esposizione prolungata alla microgravità. Inoltre, le future missioni a lungo termine richiederanno la coltivazione di cibo in modo sostenibile all’interno dei veicoli o delle colonie spaziali. Per riuscire a conciliare tutti questi aspetti, i ricercatori guidati da Shu Liang hanno valutato diverse combinazioni di ingredienti che potessero non solo soddisfare le esigenze nutrizionali quotidiane, ma che riducessero anche al minimo l’acqua, il fertilizzante, il tempo e lo spazio necessari per coltivare gli alimenti.

La scelta migliore si è rivelata essere un’insalata vegetariana: non fornisce tutti i nutrienti indispensabili, ma gli autori dello studio sottolineano che quelli che mancano possono essere facilmente assunti con degli integratori. Per assicurarsi che la combinazione sia anche gustosa, i ricercatori l’hanno preparata e sottoposta al giudizio di alcuni assaggiatori. Uno di loro ha dato recensioni entusiastiche, affermando che avrebbe potuto mangiare un pasto del genere ogni giorno della settimana. Altri sono stati più moderati negli elogi, ma si sono tutti avvicinati una seconda volta al tavolo per fare il bis.

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