RAGAZZI

Dal trifoglio la prova che l’uomo sta plasmando l’evoluzione

Dati raccolti da 287 ricercatori in 160 città di 26 Paesi

Gli autori dello studio hanno raccolto più di 110mila piante in 160 città di 26 Paesi, sequenziando oltre 2.500 Dna diversi di trifoglio (Credit: Nick Iwanyshyn)

Redazione Ansa

Il comune trifoglio bianco ha fornito la prova che l’uomo, attraverso i cambiamenti degli ecosistemi causati dalle città, sta plasmando attivamente l’evoluzione degli altri organismi viventi su scala globale: la piccola pianta si sta infatti adattando in modo simile in tante città del mondo, diminuendo la produzione di una sostanza che la protegge dagli erbivori. La scoperta è frutto di una collaborazione internazionale (il Progetto di evoluzione urbana globale, Glue) formata da 287 ricercatori provenienti da tutto il mondo e guidata dall’Università canadese di Toronto a Mississauga (Utm): gli autori dello studio hanno raccolto più di 110mila piante in 160 città di 26 Paesi, sequenziando oltre 2.500 Dna diversi di trifoglio.Sta aumentando il numero delle ricerche che mostrano l’influenza dell’urbanizzazione sui processi evolutivi, ma quelle condotte finora si erano tutte concentrate su un’unica città o un ristretto numero di centri urbani localizzati nella stessa regione. Al contrario, i ricercatori guidati da James Santangelo hanno potuto contare su una vasta collaborazione internazionale: “Sappiamo da tempo che, con le città, abbiamo profondamente alterato gli ambienti e gli ecosistemi”, ha dichiarato Santangelo, “ma con il nostro studio siamo riusciti a dimostrare che ciò avviene su scala globale, e spesso con modalità simili”.Il gruppo di ricerca ha scoperto che, a seconda del luogo in cui vivono, i trifogli bianchi producono quantità diverse di acido cianidrico, la sostanza che li aiuta a proteggersi dagli erbivori: quelli che crescono in città ne producono meno, dal momento che negli ambienti urbani è di minore utilità. “Questo studio permette di capire come gli esseri umani stiano plasmando l'evoluzione della vita intorno a loro” ha commentato Rob Ness, co-autore della ricerca. “Le città sono il luogo in cui le persone vivono – ha aggiunto Ness – e questa è la prova più convincente che abbiamo di come stiamo alterando l'evoluzione della vita presente in esse: un risultato importante per la società intera".

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