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Anche i dinosauri avevano la tosse, lo rivela un fossile

Scoperte le tracce di un’infezione polmonare in un erbivoro

Anche i dinosauri avevano la tosse, lo rivela un fossile (fonte: Woodruff et al. (2022) and Corbin Rainbolt.)

Redazione Ansa

Scoperte per la prima volta nei dinosauri le tracce di un’infezione respiratoria. A identificarle sul fossile di un grande dinosauro erbivoro ritrovato nel 1990 e risalente a 150 milioni di anni fa è stato un gruppo di ricercatori guidato dal museo americano Great Plains Dinosaur nel Montana che ha pubblicato le analisi su Scientific Reports.

Le prove che anche i dinosauri soffrissero di malattie respiratorie arrivano dalle analisi di 3 ossa del collo di un esemplare di Diplodocidae, una famiglia di grandi erbivori risalente al tardo Giurassico che era stato scoperto in Montana nel 1990. Analizzandone in dettaglio la morfologia i ricercatori hanno infatti scoperto delle anomalie, delle protrusioni irregolari presenti nei punti in cui le ossa erano a contatto con alcune strutture polmonari, simili a delle sacche. Analizzando i campioni i ricercatori si dicono convinti che queste anormali sporgenze si sarebbero formate in risposta a un’infiammazione. A causarla potrebbe essere stata un’infezione simile all’aspergillosi, una malattia respiratoria dovuta a un fungo e che colpisce facilmente uccelli e rettili portando anche infezione alle ossa. Se il sauropode in questione fosse stato infetto da aspergillosi potrebbe averne allora manifestato i sintomi tipici: perdita di peso, tosse, febbre e difficoltà respiratorie. Le congetture dei ricercatori si spingono ancora oltre e spiegano che siccome l’aspergillosi, se non trattata, può essere fatale negli uccelli il dinosauro in questione potrebbe essere stato vittima proprio di questa infezione.

 

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