RAGAZZI

Il clone di un furetto è diventato adulto, il primo di una specie minacciata

Si chiama Elizabeth-Ann, nato da cellule di 35 anni fa

Elizabeth Ann, il primo furetto selvatico clonato (fonte: USFWS)

Redazione Ansa

Ha compiuto un anno Elizabeth-Ann, il 'furetto dai piedi neri' clonato a partire da un esemplare morto 35 anni fa e che potrebbe aiutare a salvare la sua specie dall'estinzione. I ricercatori della no-profit Revive & Restore, scrive la rivista Science sul suo sito, tenteranno ora di fare accoppiare il clone di furetto con i pochi individui selvatici ancora esistenti per rinforzare il patrimonio genetico di questo esiguo gruppo.

I furetti dai piedi neri che un tempo popolavano le grandi praterie nordamericane sono praticamente scomparsi dalla meta' degli anni '70. Gli unici esemplari, circa 10.000 di cui solo pochi allo stato selvatico, sono tutti discendenti da 7 esemplari provenienti dall'ultima colonia, scoperta casualmente nel 1981, salvati e fatti riprodurre grazie a un programma di protezione. Ma la popolazione di furetti e' comunque in grave rischio perche' proprio la consaguineita' ne rende scarsissima la varieta' genetica, fenomeno che spiega le tante nascite con deformita' e la suscettibilita' ad alcune gravi malattie.

Per arricchire il parco genetico del gruppo di furetti, i ricercatori della Ong nata per aiutare le specie in via di estinzione usando anche le biotecnologie, hanno avuto l'autorizzazione di far accoppiare la femmina clonata con partner selvatici. I nuovi piccoli, si spera, potranno dare un importante contributo alla salvaguardia della specie.

Il successo non e' affatto scontato, osservano i ricercatori, ma se l'esperimento dovesse riuscire, la tecnica potrebbe essere applicata anche in altre specie a rischio, come i rinoceronti bianchi settentrionali, che, come i furetti, sopravvivono solamente grazie a gruppi nati da pochi esemplari e che quindi soffrono di analoghi problemi di impoverimento genetico.

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