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Da Solar Orbiter a Est, ecco i guardiani della Terra

Il Sole e i suoi effetti sul pianeta, convegno ai Lincei

L'eruzione solare (sulla sinistra) ripresa dalla sonda Solar Orbiter (fonte: Solar Orbiter/EUI Team/Metis Team/SoloHI team/ESA & NASA)

Redazione Ansa

Dal clima alle telecomunicazioni fino al disastro del dirigibile Italia: il Sole è al centro di qualsiasi forma di vita sul pianeta e influisce quotidianamente sulle nostre vite. La nostra stella e il suo impatto per l'ambiente terrestre sono stati al centro del convegno che si è svolto a Roma all'Accademia Nazionale dei Lincei.

"Senza il Sole la vita sulla Terra sarebbe semplicemente impossibile, la più importante fonte di energia e di luce sarebbe il debole bagliore della Via Lattea", ha spiegato Francesco Berrilli, dell'università Tor Vergata e membro della Commissione per l'ambiente e grandi calamità naturali dei Lincei. Fonte di energia e di sostegno alla vita ma allo stesso tempo anche uno dei maggiori pericolo per l'uomo e non solo. Solo da pochi decenni stiamo conoscendo i dettagli più intimi della nostra stella, un oggetto estremamente variabile la cui attività è in continua evoluzione, "scoprendo come nel passato siano avvenute tempeste solari estremamente potenti con cadenza di secoli o millenni e che se avvenissero oggi avrebbero effetti potenzialmente catastrofici per la nostra società altamente tecnologica", ha aggiunto Berrilli.
Proprio per questo sono nate missioni spaziali come Solar Probe della NASA o Solar Orbiter dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e futuri telescopi come lo European Solar Telescope (EST). Veri e propri guardiani del pianeta capaci di rilevare e prevedere possibili tempeste catastrofiche.

Le attività solari possono avere anche effetti sorprendenti, come nel caso della disastrosa avventura del dirigibile Italia avvenuto nell'Artico nel 1928: un'epica avventura che si concluse con numerose vittime, un bilancio che fu peggiorato proprio da una tempesta solare avvenuta in quei giorni, ha ricordato Bruno Zolesi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che rese impossibile intercettare le richieste d'aiuto inviate via radio.

Se il nostro pianeta vive in un equilibrio piuttosto 'stabile' lo dobbiamo anche a un altro oggetto, ben più piccolo ma molto molto vicino: la Luna. Sottolineandone le caratteristiche fisiche Alessandra Celletti dell'università Tor Vergata ha spiegato come proprio la presenza del nostro satellite mantenga stabile l'inclinazione dell'asse terrestre e di conseguenza agisca come un fondamentale stabilizzatore climatico.

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