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Si prepara la grande crociera dei terrapiattisti

Ma sarà impossibile senza gli strumenti pensati per la Terra sferica

La presentazione della crociera che i terrapiattisti stanno organizzando nel 2020 (fonte: Flat Earth International Conference)

Redazione Ansa

Negli Stati Uniti i terrapiattisti si stanno preparando al 'viaggio del secolo': per il 2020 la Flat Earth International Conference sta organizzando una crociera intorno al mondo e sul suo sito la presenta come "la più grande, bella e migliore avventura di sempre". Al momento non è noto, però, se per la navigazione verrano utilizzati i dati dei satelliti e le carte di navigazioni, basati sul presupposto che la Terra abbia una forma sferica.

In effetti c'è un 'piccolo' dettaglio con cui queste persone e le loro idee dovranno fare i conti, e cioè che tutte le navi del mondo attraversano mari e oceani basandosi sul principio che la terra sia sferica e di conseguenza si servono di Gps e strumenti per la navigazione elettronic, che permettono di navigare in modo sicuro e tracciare automaticamente la loro posizione.

Secondo il sito Flat Earth Wiki qualsiasi potenziale tour operator non dovrebbe essere preoccupato di cadere dalla Terra piatta: a scongiurare il pericolo ci penserebbe la barriera rappresentata dall'Antartide, che con i suoi ghiacci delimita i confini entro i limiti prima di arrivare al bordo.

Resta da capire come potrà avvenire la navigazione senza l'aiuto dei satelliti. "Tutte le navi, quelle almeno di una certa stazza, devono avere il Gps, che dà i parametri relativi alla longitudine e alla latitudine, quindi permette di stabilire la posizione con il principio della triangolazione di tre punti noti", osserva Alberto Zanella, dell'Istituto di Elettronica, Computer e Telecomunicazioni del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ieiit).

Teoricamente sulla terraferma ci si potrebbe orientare anche senza l'aiuto dei satelliti, "ma servirebbero molte radiostazioni e si avrebbero comunque dati meno precisi", rileva l'esperto. In mare, però, le cose cambiano: "se si navigasse vicino alla costa, si potrebbero ricevere i segnali dalle stazioni radiobase sul territorio, ottenendo dati meno precisi. In mare aperto è difficile pensare di navigare senza satelliti". La crociera potrebbe davvero diventare molto avventurosa...

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