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L'invisibile potere del Dna si mette in mostra a Roma

Fino al 18 giugno, da Mendel alle sfide della genomica

Redazione Ansa

L'invisibile potenza dei geni si mette in mostra in tutto il suo splendore con 'Dna. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica', al Palazzo delle Esposizioni di Roma fino al 18 giugno. Partendo dalla figura di Gregor Mendel, il percorso narra le storie che hanno portato alla moderna genomica e segnato una delle più grandi rivoluzioni scientifiche e culturali di sempre, le cui implicazioni sono oggi più attuali che mai.

Raccontare l'invisibile
"La grande sfida - ha spiegato uno dei curatori, Fabrizio Rufo, della Sapienza di Roma - è stata quella di provare a raccontare l'invisibile, il potere di una molecola presente in ogni essere vivente". Per farlo la mostra ripercorre la storia della sua scoperta, dalle prime intuizioni di Mendel, di cui viene ricostruito lo studio, con oggetti originali e un piccolo orto. Proprio da quelle piccole piante di piselli ebbe inizio la storia della genetica. Passando poi da Watson e Crick, che con il fondamentale contributo della quasi dimenticata Rosalind Franklin compresero la forma e il funzionamento del Dna, attraverso i 'deliri' dell'eugenetica, fino ai lavori pioneristici dell'italiano Nazareno Strampelli, uno dei padri della rivoluzione verde che permise di migliorare le colture. Si passa cosi alla seconda sezione della mostra, dedicata ai temi e le sfide della genetica moderna, con installazioni interattive e sensoriali, come la 'foresta dei cromosomi umani'. Dalla curiosa storia delle cellule staminali di Henrietta Lacks, le tecniche Csi della Polizia, i resti originali della pecora Dolly, le sfide della de-estinzione di animali ormai scomparsi, fino agli Ogm, la biologia sintetica e le tecniche più innovative che stanno rivoluzionando le nostre vite.

Dalla scienza grandi benefici
"Come tutte le tecnologie molto potenti -ha spiegato uno dei curatori, Telmo Pievani, dell'università di Padova - questi studi ci potranno dare grandissimi benefici ma potrebbero essere usati anche per scopi diversi. Serve tanta trasparenza e una società informata, ed è proprio quello che vuole fare questa mostra".

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